Tra il mare e le stelle – racconto di Cristiano Fantò
Qualche sera fa, mi trovavo sul lungomare di Caulonia: le strade erano deserte, il clima ancora sorprendentemente mite, il silenzio rotto soltanto dalle chiacchiere tra me e l’amica con cui girovagavo senza meta, affidando ai passi il piacere di stare insieme.
“Andiamo a camminare vicino al mare? Da lì si vedono meglio le stelle” ha suggerito lei.
Ho accettato volentieri, consapevole che tale soluzione avrebbe onorato due passioni: la sua per le stelle, la mia per il mare.
“Vieni mai qui da solo, a quest’ora?” mi ha chiesto, una volta giunti in prossimità della battigia.
“Raramente. Mi intimorisce l’immensità del mare, da solo, di notte”.
“Non saresti da solo, bensì in compagnia dei tuoi pensieri” ha osservato lei.
Io a quel punto ho taciuto, ma avrei voluto ribattere che spesso sono proprio i nostri pensieri a farci più paura.
La mia amica aveva ragione: le stelle, dal nostro nuovo punto di osservazione, erano ben visibili e splendenti.
In preda all’entusiasmo, ci siamo addirittura sforzati di scorgere eventuali stelle cadenti, pur sapendo di chiedere troppo a quel terso cielo di novembre: neanche fosse la notte di San Lorenzo.
In realtà, io ho sempre avuto qualche problema in materia di stelle cadenti, di cui apprezzo la natura fugace: non sono particolarmente bravo a individuarle e, quando ci riesco, fatico a selezionare i desideri da esprimere. Sin da bambino, nel momento in cui mi sono trovato a dover scegliere un desiderio, ho avuto la sensazione di far torto a un altro. Così, il più delle volte ho finito per perdere lo sguardo nel manto luminoso, giungendo alla conclusione che in fondo quel che conta è coltivare il diritto a essere felici: ognuno a suo modo, ognuno a suo tempo.
Mentre il suono delle onde scandiva i minuti, l’acuirsi del freddo suggeriva a me e alla mia amica che sarebbe stato opportuno rientrare a casa.
Prima di andare, abbiamo scrutato un’ultima volta il cielo e ascoltato un’ultima volta il mare: in quell’istante, ho scattato questa foto. Una foto utile a ricordare a me stesso che ci sono momenti in cui tutto va bene e non c’è null’altro che si possa desiderare; momenti in cui sei esattamente dove vorresti essere e fai esattamente quello che vorresti fare; momenti in cui finanche una deserta spiaggia notturna smette di far paura e i pensieri smettono di far rumore; momenti in cui sei felice, e devi soltanto farci caso.