Roccella Bene Comune: “L’amministrazione continua a tenere accese luci del Castello e dello stadio comunale”
Nonostante l’invito rivolto ad adottare una condotta amministrativa improntata al risparmio energetico nell’interesse di tutta la Comunità amministrata, sulla quale si riversano in ultimo i costi dell’illuminazione degli edifici pubblici, compreso il Castello, l’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica, con un atteggiamento che costituisce una provocazione per le condizioni di lavoro della stragrande maggioranza degli operatori commerciali (che hanno abbassato in parte le saracinesche per l’intera giornata ed in parte per il pomeriggio e serata) e per le condizioni di vita della maggioranza dei cittadini, che tutti fanno sforzi per ridurre i consumi energetici, continua imperterrita a mantenere accese le luci dell’illuminazione del Castello per tutta la notte e di fare uso sconsiderato dell’eccessiva illuminazione dello stadio comunale.
Un gesto di arroganza e di sfrontatezza nei confronti di tutta la comunità e di continuità nella politica dell’apparire invece di praticare quella dell’essere.
Alla fine del mese di agosto era stato proclamato con toni trionfalistici che Roccella era la regina dell’estate ed il primo paese per presenze turistiche.
Anche questo non era vero, ovviamente; infatti, per fare un esempio, i paesi dell’area della Costa Viola e della Costa degli dei registravano numeri eccezionali di presenze turistiche che hanno continuato a mantenere anche in Settembre ed in Ottobre, quando a Roccella non si vedeva l’ombra di un solo turista.
Oggi, che un primato il paese ce l’ha veramente, ed è quello della più completa desolazione, con desertificazione delle attività commerciali e della vita sociale, i nostri amministratori si vergognano di raccontare la triste verità del disastro economico sociale cittadino.
La politica dei “Circenses” e basta non paga, può ingannare qualcuno nel momento in cui si svolgono gli eventi, ma alla fine degli spettacoli il panorama diventa spettrale.
E’ ora di cambiare questa logica assurda dello spreco di ingenti risorse finalizzato al consumo immediato di eventi in estate e di mettere in atto, assieme a tutti gli altri comuni del Comprensorio Locrideo, una programmazione seria dello sviluppo turistico che attragga presenze per almeno sei mesi all’anno, come accade nell’area tirrenica dove i turisti arrivano con voli organizzati a ciclo continuo dalla Germania e dalla Svizzera.
La nostra terra ha grandi risorse, storiche, paesaggistiche e culturali, ma se non si comprende che bisogna realizzare un circuito virtuoso, che mette insieme le energie di tutti per costruire un progetto unitario dal quale possono trarre beneficio tutte le popolazioni della Locride e si continua a perseguire la via fallace degli improbabili e falsi primati, non si potrà realizzare mai nessuno sviluppo.
E’ l’ora di darsi un grande obiettivo, ambizioso e di valore evocativo: progettare e realizzare la Città della Locride.
Movimento Politico culturale
Roccella Bene Comune