“La giornata – un corto per Paola Clemente” vince il primo premio del Rosarno film Festival

“La giornata – un corto per Paola Clemente” vince il primo premio del Rosarno film Festival

Dal 14 al 16 ottobre nella Piana di Gioia Tauro, si è svolta la prima edizione di Rosarno Film festival Fuori dal Ghetto. La giuria è stata composta da lavoratori stagionali.
Al centro della rassegna i temi del lavoro e dello sfruttamento
La rassegna si è svolta con una buona partecipazione di pubblico il 14 e 15 ottobre a Rosarno presso l’Auditorium comunale. Domenica 16 ottobre si è svolto a San Ferdinando presso la tendopoli l’incontro con Blandine Sankarà sorella di Thomas Sankarà.

Il cinema non è solo una fabbrica di sogni. È anche strumento di indagine sociale e di supporto alle pratiche sociali, di critica e denuncia delle tante forme di sfruttamento, strumento di raccordo conoscitivo tra culture diverse.

Data la particolarità, l’originalità, la sperimentazione della rassegna, il premio ha un valore aggiunto non in denaro ma una cassetta di prodotti locali messa a disposizione dal SoS Rosarno.

I film in concorso sono stati in totale 10
Due film rappresentavano la vita dei rider. Altri raccontavano la vita di persone immigrate presso centri di accoglienza. Altri l’impegno faticoso di braccianti per la racconta di pomodori. Un documentario testimoniava il passaggio da lavoratoti italiani a stranieri nei Cantieri Navali di Palermo. Altri descrivevano la vita di giovani italiani alla ricerca di un lavoro. Infine il film premiato ricordava la vita di Paola Clemente, la giovane donna morta di fatica nelle campagne pugliesi.
Un film con la regia di Pippo Mezzapesa, una produzione Cgil Puglia del 2017.

La Giornata un Corto per Paola Clemente durata 11’
La bracciante pugliese di 49 anni morta di fatica sotto il sole nel 2015. Guadagnava due euro all’ora.
Per recarsi al lavoro si svegliava all’alba, ore trascorse in pullman per il trasferimento. Nel filmato le parole delle donne compagne di lavoro per denunciare le condizioni di sfruttamento del lavoro.

Un film con uno sguardo tutto al femminile ha incontrato lo sguardo di cinque braccianti uomini, provenienti dall’Africa, in giuria per il Rosarno Film festival Fuori dal Ghetto, che hanno deciso di sceglierlo come miglior film e di premiarlo. Motivazione: “Perché il capo bianco non rispettava la donna considerata niente. Perché l’immagine ha una potenza oltre le parole. Perché la donna è la madre dell’umanità e non va offesa”.

2° Premio va a “Dipendi tutto da te” di Daniele Ceccarini, durata 15’ la storia di un italiano rimasto senza lavoro, con un figlio costretto a fare il rider.

Ken Loach, regista e attivista da sempre impegnato su temi sociali, ha inviato un saluto di incoraggiamento e sostegno a questa nuova iniziativa che vuole accendere i riflettori sulle condizioni di vita dei braccianti.

‘Migrant workers are vulnerable and easily exploited by ruthless employers. Trade Unions in the host country should stand with them, welcome them as members, and demand that migrant and local workers have the same wages, conditions and job security. Our actions must be based on this principle: the working class is international, and we all share the same interests and need the same protection. We must not let employers set one group of workers against another. Good luck to the festival and best wishes to all. KL’

I lavoratori migranti sono vulnerabili e facilmente sfruttabili da datori di lavoro senza scrupoli. I sindacati del Paese ospitante dovrebbero essere al loro fianco, accoglierli come membri e chiedere che i lavoratori migranti e quelli locali abbiano gli stessi salari, le stesse condizioni e la stessa sicurezza del lavoro. Le nostre azioni devono basarsi su questo principio: la classe operaia è internazionale, condividiamo tutti gli stessi interessi e abbiamo bisogno della stessa protezione. Non dobbiamo permettere ai datori di lavoro di mettere un gruppo di lavoratori contro un altro.
Buona fortuna per il festival e auguri a tutti. KL

Fuori dal Ghetto

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