Cosenza, diritto all’aborto minacciato: Si incatenano all’ingresso dell’azienda ospedaliera
NON CI VOGLIONO LIBERE E ALLORA NOI CI INCATENIAMO!
Questa mattina siamo all’ingresso dell’azienda ospedaliera a protestare contro la precarietà costante in cui versano i servizi sanitari dedicati alle donne.
Primo fra tutti quello dell’IVG. Il servizio non viene erogato da una decina di giorni e, ieri, il dottor Filippelli ha dichiarato che questo fosse stato ripristinato, ma così non è.
A meno che la manifestazione di interesse pubblicata ieri sull’albo pretorio dell’Annunziata non vada deserta, come sempre accaduto in questi casi – si veda il Molise- se tutto va bene ci vorrà Agosto, il diritto all’aborto a Cosenza rimane costantemente minacciato.
Ribadiamo che un solo medico non obiettore non basta. L’Azienda Ospedaliera, l’Asp e la Regione devono farsi carico della problematica.
Non ci vogliono libere e allora noi ci incateniamo!
FEM.IN. – Cosentine in lotta