Dampyr, “Nel nome del figlio”, un capolavoro targato Sergio Bonelli Editore
Non sono molti i fumetti che mi entusiasmano. In questo momento citerei senza dubbio Dragonero e poco altro. Eppure Dampyr, di cui ho appena letto l’albo n. 266 “Nel nome del figlio”, mi ha incredibilmente sorpreso.
Non sono un lettore abituale della testata, qualche volta in passato ho acquistato un singolo albo finendo per non apprezzarlo abbastanza da comprare quello successivo. In genere mi attraevano soprattutto le magnifiche copertine di Enea Riboldi, ma non conoscendo il pregresso capivo poco della storia.
Visto che è appena cominciata una minisaga in 4 volumi, “Le origini”, ne ho acquistato e divorato il primo e l’ho trovato B-E-L-L-I-S-S-I-M-O,
A parte la consueta eccezionale copertina anche i disegni di Luca Rossi e Stefano Andreucci e le atmosfere sono molto interessanti per non dire della storia scritta da Mauro Boselli. Pur non sapendo nulla di Dampyr mi sono goduto la lettura dalla prima all’ultima pagina e, cosa più importante di tutte, arrivato a pagina 98 avrei voluto continuare.
Acquisterò sicuramente tutta la saga “Le origini” di Dampyr e chissà che questo non mi faccia venire voglia di recuperare tutta la serie creata da Boselli e Colombo.
L’albo “Nel nome del figlio”, per quanto mi riguarda, merita un bel 9!