Con il n.2 di Nathan Never arrivano i “mutati”
Premessa: A oltre 30 anni di distanza ho recuperato la collezione di Nathan Never. Quella che segue è l’opinione sull’albo n. 2, “Il monolito nero”, pubblicato nel luglio 1991.
Con “Il monolito nero”, l’albo numero 2 di Nathan Never pubblicato nel lontano luglio 1991, si definiva meglio il mondo del protagonista della prima serie fantascientifica di casa Bonelli. A pagina 4, dove viene riportato il giornale City News, gli autori introducono i “mutati”, esseri artificiali creati in laboratorio per adattarsi alle più difficili condizioni ambientali.
Il governo, quindici anni prima del presente di Nathan Never, ne ha reso illegale la produzione e i mutati sono stati confinati al primo livello. Questo fornisce l’idea di una città divisa in livelli, con i primi che stanno più in basso e gli altri che consentono ancora di ammirare il cielo.
L’albo è sceneggiato da tutti e tre gli ideatori di Nathan Never, Medda, Serra e Vigna e disegnato da Germano Bonazzi, il cui tratto ben si addice alle ambientazioni di questo fumetto.
In questo albo viene rivelato che la moglie del protagonista è morta e il lettore viene messo a conoscenza in maniera più approfondita della passione di Nathan per tutto quello che riguarda il passato.
Ho apprezzato questo albo ancor più del primo (https://www.ciavula.it/2022/04/giugno-1991-arrivava-in-edicola-il-primo-numero-di-nathan-never/) , per l’ironia che ne pervade le pagine e per come mette in ridicolo le fantasie religiose.
Un sorriso me lo ha strappato anche il collezionista maniaco di manufatti del passato che nella sua cassaforte, dove custodisce gli oggetti più preziosi, rivela una copia di Martin Mystere. Simpatica anche la locandina di Rocky 56 che si trova di fronte ad un vecchio cinema in disuso, su cui compare Stallone che combatte contro una creatura aliena.
In questo albo viene citato più volte Aristotele Skotos che però non compare.
Alla fine dell’albo, nel giornale di Sergio Bonelli Editore, si trova scritto: “Il n. 1 (di Nathan Never) uscito il mese scorso, è probabilmente destinato a diventare una rarità per collezionisti”.
Su questo non ci hanno azzeccato, visto che a distanza di oltre 30 anni lo si può comprare usato su e bay a 0,50 centesimi di euro, cioè a meno del prezzo di copertina dell’epoca, 2.300 lire.
Ad ogni modo “Il monolito nero”, a differenza del numero 1 che è esaurito, può essere ancora acquistato dallo shop Bonelli a 4,40 euro.