Distrutta targa vittima corteo antifascista a Catanzaro. Sdegno e condanna da Calabria Resistente e Solidale
La barbarie non si ferma neanche davanti alla memoria ed al rispetto per la vittima di una ignominiosa tragedia.
Questa notte la furia dell’ignoranza ha provato, ancora una volta, a distruggere il ricordo di Giuseppe Malacaria, l’operaio ucciso a Catanzaro da una bomba lanciata durante una manifestazione antifascista il 4 febbraio 1971.
Deve farci riflettere il disprezzo verso le vittime ed il desiderio di cancellare il ricordo di un gesto tanto criminale quanto vile.
Nel pieno di una crisi sanitaria e, soprattutto, economica; dinnanzi alle armi che tornano a rumoreggiare in Europa… a Catanzaro qualcuno ha trovato il tempo di distruggere un simbolo antifascista.
La memoria non si cancella distruggendo una targa.
Se i cattivi maestri hanno allevato dei vigliacchi noi continueremo a ricordare.
Come Calabria Resistente e Solidale siamo pronti a sostenere ogni spesa necessaria per ricostruire il simbolo di una città antifascista e cancellare la vergogna di un gesto ignobile.
La storia serve a non ripetere gli orrori del passato e non si può riscrivere o cancellare.
Quella targa deve tornare per ricordare che le vittime rimangono vittime mentre i carnefici rimangono carnefici.
Francesco Di Lieto