Chiarezza sugli interventi previsti alla chiesa dell’Addolorata di Gioiosa Ionica
In data 29 ottobre 2021, sulla scorta di una intervista
fatta all’Arch. Antonio Napoli, Priore f.f. della Confraternita
dell’Addolorata, lanciammo un appello sul web, sui giornali cartacei e
on line, sulle televisioni e scrivemmo pure alla Sovrintendenza
regionale di competenza (senza mai ricevere risposte), in merito alla
precaria situazione della Chiesa dell’Addolorata, in quel momento
soggetta a notevoli infiltrazioni di acqua piovana per problemi sul
tetto.
Pioggia che stava danneggiando anche i dipinti.
Segnalazione che venne raccolta immediatamente dalla struttura tecnica
della Diocesi di Locri che fece i suoi passi, assieme al Sindaco
Salvatore Fuda appositamente coinvolto presso la Sovrintendenza
regionale e locale.
A seguito di ciò ci fu una pronta risposta con un
sopralluogo effettuato in data 9 novembre dall’Arch. Rita Cicero,
incaricata quale progettista dal Segretariato regionale MiC della
Calabria, che responsabilmente e fondatamente ha ritenuto concludere
che vi erano gli estremi per un intervento di somma urgenza, preceduto
da una fase di indagini per la verifica della vulnerabilità sismica.
Ma dopo quel sopralluogo non è successo apparentemente niente.
Per questo motivo con una pec del 24 gennaio 2022 abbiamo ritenuto
corretto di informare il Segretariato Regionale che era in corso di
stesura un post pubblico per ribadire l’appello e protestare
energicamente.
Pec rimasta sempre senza risposta, anche dopo la
pubblicazione della comunicazione sui media e nel web fatta il 26
gennaio 2022 con cui abbiamo rinnovato fortemente l’appello, anche
sotto forma di protesta mediatica e giornalistica, in quanto appariva
assurdo non aver dato seguito alla somma urgenza: dicemmo “ passano
gli anni ed è sempre così, sabbie mobili e blocchi per Gioiosa, il
Naniglio e l’Addolorata.
E’ noto pure che in data 25 febbraio abbiamo preannunciato un
ulteriore post di protesta ancora più forte dei precedenti.
Contestualmente, però -così come abbiamo rispettosamente fatto in
occasione del precedente post e comunicazione mediatica a tutto campo-
abbiamo ritenuto informare preventivamente chi di competenza.
Stavolta però ci siamo rivolti direttamente alla neo-Direttrice del
Museo di Locri nonché RUP dell’opera da realizzare, Arch. Elena Rita
Trunfio, la quale è stata veramente straordinaria, gentilissima e
chiara nel rispondere in tempo reale.
Così abbiamo potuto apprendere che il Segretariato regionale MiC di
concerto con la locale Soprintendenza -malgrado le notevoli difficoltà
per fortissima carenza di personale- non è rimasto immobile di fronte
al serio problema che si è presentato e si deve affrontare con la
somma urgenza. La Direttrice ha voluto principalmente sottolineare
quanto il Ministero ci tenga -per quanto non potrebbe sembrare- alla
Chiesa dell’Addolorata, a partire dal Direttore del Segretariato
Regionale della Calabria, Dott. Salvatore Patamia.
L’Arch. Trunfio ha spiegato con dovizia di particolari tecnici ed
amministrativi il perché del temporeggiamento ad intervenire: è stato
necessario effettuare più sopralluoghi (che si sono succeduti tra il
mese di novembre 2021 e febbraio 2022) per focalizzare il tipo di
intervento in relazione alle numerose criticità e studiare
logisticamente in che modo allestire i ponteggi, evitando di chiudere
la chiesa al culto per i lavori da fare.
Con l’impresa aggiudicatrice
si è fatto il sopralluogo finale (giorno 14 febbraio) assieme al
Priore f.f. Arch. Antonio Napoli e si è giunti a trovare la soluzione
tecnica ed operativa ottimale, ma nel frattempo occorre sistemare la
pratica anche dal punto di vista amministrativo-finanziario. La
previsione è che i lavori saranno avviati entro il mese di marzo,
salvo imprevisti.
E’ bene ricordare che purtroppo la Chiesa è affetta da numerose
problematiche, di natura complessa, molto complessa: la prima di
carattere strutturale potrà essere risolta solo previo uno studio e
indagini mirate a verificare la vulnerabilità sismica e la natura dei
degradi strutturali oggi presenti, la seconda, alla quale si è data la
priorità, è relativa alla totale inefficienza del manto di copertura,
sul quale si interverrà immediatamente.
Si sottolinea inoltre che la
complessità della situazione richiede fondi adeguati, ma il Direttore
Patamia fa sapere che, oltre alla somma contenuta che il Segretariato
ha a disposizione per risolvere le problematiche della copertura, sono
stati richiesti al Ministero della Cultura ulteriori finanziamenti per
intervenire in maniera macroscopica e risolutiva per la tutela della
Chiesa.
Per completezza di informazione occorre pure ricordare l’attenzione e
l’impegno del Vescovo, Mons. Francesco Oliva verso la Chiesa
dell’Addolorata, che il 25 agosto 2019, nel corso della Messa per il
santo patrono San Rocco, tenuta nella Chiesa del Rosario, comunicò al
Sindaco Salvatore Fuda ed a tutti i convenuti, che la CEI aveva
valutato favorevolmente la possibilità di destinare fondi per la
Chiesa dell’Addolorata.
Vincenzo Logozzo