Green Pass: a cosa serve e quanto dura? Le ultime novità introdotte
Questo articolo si inserisce all’interno del progetto “Campagna informativa e di sensibilizzazione on line sul tema della vaccinazione contro il Covid-19” realizzato dalla Società Cooperativa Sankara e finanziato dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni.
La Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate o Green pass – nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19. Il Regolamento europeo sulla Certificazione è entrato in vigore il 1 luglio 2021 in tutti i Paesi dell’Unione e avrà durata di un anno. L’Italia ha anticipato l’emissione della Certificazione verde COVID-19 al 17 giugno 2021 e ne ha esteso progressivamente l’utilizzo sul territorio nazionale.
Il Green Pass è una certificazione, che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia è il Ministero della Salute a rilasciare la Certificazione verde COVID-19 attraverso la Piattaforma nazionale, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome e tale certificazione attesta una delle seguenti condizioni:
- aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa dopo ogni dose di vaccino);
- essere negativi al test antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore;
- essere guariti dal COVID-19 da non più di sei mesi.
Dopo la vaccinazione, oppure un test negativo, oppure la guarigione da COVID-19, la Certificazione verde COVID-19 viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla Piattaforma nazionale.
Qualora vi fosse la presenza di specifiche condizioni cliniche che impediscano di sottoporsi alla vaccinazione, è possibile ottenere uno specifico certificato di esenzione e la sua validità varia in base alla motivazione per cui è stata emessa. È importante ricordare che dal 7 febbraio 2022, la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti COVID-19 viene rilasciata esclusivamente in formato digitale in modo da permettere la verifica attraverso la scansione del QR code e con gli altri sistemi di verifica automatizzati. La certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti COVID-19 digitale non è una Certificazione verde COVID-19, ma può essere utilizzata per accedere dove è richiesto un green pass.
Un’importante differenza è quella che intercorre tra il “Green Pass base” e il “Green Pass rafforzato”. La differenza sta a indicare quali tipi di Certificazione verde COVID-19 sono validi per diversi utilizzi e periodi di tempo, che possono variare con l’evolversi della situazione epidemiologica. Il Green Pass base è la certificazione verde COVID-19 rilasciata per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo, mentre il Green Pass rafforzato è la certificazione rilasciata per vaccinazione o guarigione; il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare.
Alla somministrazione della terza dose, cosiddetta “booster”, e comunque per ogni dose effettuata, viene emessa una nuova Certificazione verde COVID-19. Dal 27 dicembre 2021, come da decisione europea, i green pass vaccinali di richiamo vengono emessi indicando nel “numero di dosi effettuate/numero totale dosi previste”, nello specifico:
- 2 di 1 nel caso di richiamo dopo un vaccino monodose (Janssen);
- 2 di 1 nel caso di richiamo dopo dose unica a seguito di guarigione da Covid-19;
- 3 di 3 nel caso di richiamo dopo un ciclo vaccinale con due dosi.
Importanti novità sono state introdotte con il Decreto Legge 4 febbraio 2022 n.5 “Misure urgenti in materia di certificazioni verdi COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività nell’ambito del sistema educativo, scolastico e formativo”, in vigore dal 5 febbraio 2022. Sono state avviate nuove regole per la lotta all’emergenza COVID-19, in particolare all’art.1 si propone una rilevante novità: la certificazione verde COVID-19 rilasciata dopo la terza dose – il cosiddetto Green Pass rafforzato – diventa “illimitato”, ossia avrà efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni.
Nello stesso tempo, viene proposta l’equiparazione di chi si è sottoposto alla terza dose a chi ha contratto il COVID ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario e, infine, vengono eliminate le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del Green Pass Rafforzato.
Il green pass, quindi, è lo strumento che attualmente consente di viaggiare, prendere i mezzi di trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai locali che offrono servizio di ristorazione e agli alberghi; permette, inoltre, di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive. Dal 15 febbraio 2022, poi, per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, a partire dai 50 anni di età, sarà obbligatorio essere in possesso del green pass rafforzato.
Dunque, il green pass, ma forse sarebbe più opportuno dire le ragioni che consentono il rilascio del green pass, sono la via maestra da percorrere per provare a riacquistare la normale quotidianità troppo a lungo turbata dalla pandemia.