Pochi vaccinati a Platì e San Luca, Occhiuto avverte: “Al primo focolaio, subito zona rossa”
(ANSA) – Bisogna convincere quanto più possibile gli scettici della necessità di vaccinarsi. Ma se supereremo il 95% di cittadini immunizzati, a quel punto qualsiasi discorso sull’obbligo vaccinale non avrà più senso”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione e Commissario della Sanità in Calabria, in un’intervista a TGCom24. “Ma l’obbligo dei vaccini nel nostro Paese – ha aggiunto Occhiuto – esiste già: i nostri figli per iscriversi e per andare a scuola devono obbligatoriamente vaccinarsi contro alcune malattie. Il Covid è o non è più pericoloso rispetto al morbillo? Comunque, io non ho un approccio ideologico a questo tema: se l’obbligo vaccinale dovesse essere necessario, per salvaguardare la salute dei cittadini e la nostra economia, che si faccia”. Secondo Occhiuto, inoltre, “la Calabria rischia la zona gialla non tanto per il numero dei contagi, che comunque sta crescendo e certamente ci preoccupa, ma per i pochi posti che abbiamo in terapia intensiva.
Io, in qualità di neo commissario alla sanità, in poche settimane ho incrementato di una ventina di unità i posti in terapia intensiva. Purtroppo, veniamo da 12 anni di commissariamento della sanità che non ha prodotto risultati. Confido, però, che nel giro di qualche mese dimostreremo che anche la sanità in Calabria può essere governata, e governata bene”.
Occhiuto ha anche rivolto un appello ai calabresi. “Con la mia ordinanza per la mascherina obbligatoria all’aperto – ha detto – ho voluto lanciare un alert: noi dobbiamo stare più attenti rispetto agli altri perché abbiamo una sanità fatiscente. E poi occorre continuare a correre sulle vaccinazioni”.
Infine, un riferimento di Occhiuto all’istituzione di altre possibili “zone rosse”. “Ho parlato col commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. In quella provincia ci sono comuni come Platì e San Luca nei quali è vaccinato solamente il 29% e il 30% degli abitanti. Ho avvertito il commissario che, al primo focolaio, istituirò subito la ‘zona rossa’ in quei comuni . La maggioranza dei calabresi, che ha scelto la scienza, non può pagare per l’irresponsabilità di una minoranza irragionevole che non si vaccina”.