Le mani della ‘ndrangheta sull’ASP di Catanzaro: tredici condanne e tre assoluzioni
(ANSA) – Tredici condanne e tre assoluzioni sono state comminate dal gup di Catanzaro nell’ambito del procedimento denominato “Quinta Bolgia”, istruito dalla Dda di Catanzaro, che coinvolge dirigenti medici, infermieri, imprenditori nel settore delle onoranze funebri e loro dipendenti, tutti legati all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e all’ospedale di Lamezia Terme in particolare.
Un’indagine che ha dato la stura all’insediarsi della commissione d’accesso antimafia nell’Asp di Catanzaro che ha portato al commissariamento.
Il gup ha condannato
- Giuseppe Perri, ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro, a 8 mesi (escluse le aggravanti mafiose);
- Diego Putrino, di 39 anni, amministratore della Putrino service srl, a 9 anni e 6 mesi;
- Diego Putrino, di 54 anni, socio al 95% e amministratore delle altre società legate alla famiglia Putrino, a 9 anni e 6 mesi;
- Pietro Putrino, a capo dell’omonimo gruppo imprenditoriale, 11 anni;
- Vincenzo Torcasio, dipendente della ditta Putrino, a 9 anni e 4 mesi;
- Silvio Rocca, socio unico e amministratore della società Rocca Snc, a 10 anni e 6 mesi;
- Ugo Bernardo Rocca, a 9 anni e 2 mesi;
- Franco Antonio Di Spena, a 2 anni e 8 mesi, dipendente della Rocca servizi, (assolto dall’associazione mafiosa).
Le società La Pietà Putrino, Croce Rosa Putrino, Putrino Service, Rocca servizi e Pietro Rocca, in persona dei legali rappresentati, responsabili di illeciti amministrativi, sono state condannate al pagamento della sanzione pecuniaria di 206.400 euro ciascuna.
Assolti, per non avere commesso il fatto, gli infermieri dell’ospedale di Lamezia Terme Roberto Frank Gemelli e Sebastiano Felice Corrado Mauceri, e l’ex direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Pugliese perché il fatto non sussiste.
Il gup ha inoltre disposto la confisca per la Croce Rosa Putrino con intero capitale sociale e Purtino Service con tutto il compendio aziendale.
Disposto anche il risarcimento per le parti civile Vescio Funeral Home, Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Associazione Antiracket Lametina, Asp di Catanzaro