Caulonia: bracconiere sorpreso a cacciare animali protetti, denunciato

Caulonia: bracconiere sorpreso a cacciare animali protetti, denunciato

Nonostante l’emergenza generata dai numerosissimi incendi dolosi di questa estate, non rallenta la pressione dei Carabinieri Forestali nel contrasto al bracconaggio in provincia di Reggio Calabria, attività di polizia implementata anche da una specifica campagna di controlli che vede particolarmente impegnati i militari delle Stazioni dislocate sul versante ionico della provincia.

Nel corso di questi servizi di controllo, svolti in orari notturni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria S.P., un cinquantacinquenne di Caulonia, sorpreso in flagranza di reato, in località San Nicola di Caulonia, per aver abbattuto un esemplare di Ghiro (Glis glis ), specie di roditore simile allo Scoiattolo, protetto dalla convenzione di Berna, e per di più in periodo di divieto generale della caccia.

Ad attirare l’attenzione dei militari, in servizio notturno, sono stati i bagliori che si intravvedevano nel bosco, generati da una torcia elettrica che il bracconiere utilizzava per illuminare le prede, seguito da uno sparo riconosciuto come proveniente da un’arma di piccolo calibro.

Il bracconiere è stato subito individuato, con l’esemplare abbattuto ed in possesso di un fucile Flobert calibro 9, un’arma utilizzata in genere per la cattura di prede di piccole dimensioni.

La successiva perquisizione domiciliare ha aggravato la posizione penale del bracconiere; in quanto nel congelatore del frigorifero di casa, sono stati rinvenuti ben 17 esemplari di Ghiro, dimostrando in modo inconfutabile come il S.P, benché provvisto di regolare licenza di caccia, praticasse in modo continuativo il bracconaggio su questa specie protetta.

Sequestrati inoltre 5 fucili di vario calibro, tutti regolarmente detenuti e dichiarati, nonché un ingente quantitativo di munizioni di vario calibro ed altro materiale necessario alla fabbricazione delle stesse. Storia di ordinaria illegalità nel settore venatorio, dove a volte il confine tra caccia legale e bracconaggio risulta, purtroppo, molto labile.

È interesse della maggioranza dei cacciatori seri, che esercitano l’attività venatoria nel rispetto della legge, di dissociarsi da tali ambigui comportamenti ed isolare i malfattori, in grado sia di impoverire pesantemente l’ecosistema sia di gettare discredito sull’intera attività venatoria. Si esortano pertanto tutti i cittadini a segnalare al 1515 ogni condotta illecita.

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