Mammola tra incendi, crisi idrica e nuovi contagi covid
La settimana che volge al termine è stata, a causa dell’emergenza incendi e della penuria d’acqua, una delle più dure e difficili dal 2016, insieme ai mesi dell’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto lo scorso autunno. Per prima cosa, dunque, permettetemi di chiedere scusa ai cittadini mammolesi e ai turisti che hanno deciso di trascorrere qualche giorno tra noi se – nella fase concitata dello spegnimento dell’incendio che ci ha visto in prima linea accanto ai soccorritori – ci è sfuggito l’onore della comunicazione sulla situazione idrica. In maniera cronologica, cercheremo di ricostruire quanto avvenuto, parlando un linguaggio di chiarezza.
A partire dal 31 luglio Mammola è stata interessata da numerosi incendi di chiara matrice dolosa, frutto perverso di menti criminali. Anche al momento in cui si scrive, le fiamme non sono state del tutto domate dal momento che un nuovo incendio di vaste dimensioni è stato appiccato ieri pomeriggio, che si sarebbe propagato fino alla località Limina che oggi accoglierà centinaia di persone al villaggio per la messa dell’Assunta.
In data 11 agosto abbiamo provveduto a deliberare lo stato di calamità naturale in seguito agli incendi che hanno interessato il territorio comunale dalla metà di luglio sino al 05 agosto attraverso una deliberazione di Giunta Comunale.
Non smetteremo mai di ringraziare i Vigili del Fuoco, Carabinieri, le squadre A.I.B. di Calabria Verde e i gruppi di volontari che hanno lavorato alacremente per cercare di salvare il salvabile. Data la vastità degli incendi con una linea del fuoco in continua evoluzione, la situazione idrica ne ha particolarmente risentito.
I Vigili del Fuoco, infatti, hanno per due volte fatto rifornimento alle bocchette collegate ai nostri serbatoi, per cui la normalità raggiunta nei giorni scorsi è andata perduta. I Vigili del Fuoco, infatti, secondo quanto da loro dichiarato, per far fronte agli incendi hanno (giustamente) usufruito di una risorsa di 10.000 litri per cui effettivamente qualunque risorsa di acqua, anche potabile, è servita allo spegnimento. In quelle fasi concitate c’era poco da scegliere quale risorsa usare: su via Cirillo alta, ad esempio, dove le fiamme lambivano case e strutture ricettive non c’era il tempo materiale per scegliere di quale risorsa approvvigionarsi.
Inoltre, secondo quello stile di comunicazione chiaro di cui andiamo sempre orgogliosi, diamo atto della positività al COVID 19 di un soggetto in riferimento al quale teniamo in osservazione anche eventuali contagi del nucleo familiare.
Chiudo con un ultimo passaggio. Le critiche sono costruttive se aiutano a crescere e a guardare singoli temi da prospettive diverse. Sicuramente si poteva fare di più, probabilmente si poteva fare meglio e in maniera diversa, ma il compito di un’Amministrazione è stare accanto ai cittadini, intervenire e prestare soccorso dove necessario. Che poi, in realtà, è il compito di qualunque cittadino che abbia a cuore il bene comune.
Grazie per l’attenzione e Forza Mammola
Stefano Raschella’ – Sindaco di Mammola