Albanese: “Un progetto unitario per Caulonia”
Ho letto su Ciavula le interessanti riflessioni del Professore Ilario Ammendolia – rese a margine della presentazione del libro di Cristiano Fantò (“Pensa positivo”) – che illuminano, dall’alto della sua esperienza di uomo politico e intellettuale, la situazione politico-sociale di Caulonia.
Nel suo discorso è dato scorgere, unitamente a un forte attaccamento al proprio paese, un senso di amarezza dovuto al fatto che oramai, nel panorama politico cauloniese, “non esiste alcun partito che non sia un vuoto simulacro alla mera ricerca del potere o delle briciole dello stesso”, circostanza quest’ultima responsabile della ritrosia dei giovani cauloniesi ad occuparsi della cosa comune.
Eppure, prosegue Ammendolia nel suo ragionamento, le intelligenze che potrebbero risollevare le sorti del paese ci sono e dovrebbero trarre insegnamento dal passato. Per il Professore occorrerebbe ricominciare dal “Progetto Paese”, esperienza politica degli anni duemila, portata avanti dalla sua amministrazione.
La via da percorrere non può non volgere uno sguardo al passato, valorizzando quanto di buono vi è stato, ovvero il “Progetto Paese” che, a suo dire ha rappresentato uno straordinario momento di sviluppo di questo Comune.
Lo spunto è interessante e consente (il professore sul punto si mette in gioco sfidando apertamente tutti coloro che manifestano scetticismo sul progetto promosso dalla “sua” amministrazione) di esprimere le proprie considerazioni sulle vicende politiche del paese degli ultimi quindici anni.
Per quanto mi riguarda, non è questa la sede adatta per fare riflessioni sulle passate esperienze politiche del passato, che ovviamente non vanno dimenticate e devono servire da insegnamento per il futuro.
In particolare non si possono dimenticare gli errori che hanno fatto naufragare i buoni propositi di tanti bravi amministratori, compreso il progetto evocato dal Professore che, occorre riconoscerlo, recava in sé idee come non si erano mai sentite nel panorama politico cauloniese.
Non si può, infine, non concordare sul fatto che Caulonia, proprio dal punto di vista politico, sia lentamente scivolata negli anni in una spirale fatta di lotte politiche basate, quasi esclusivamente, sul discredito dell’avversario (attraverso meschini attacchi personali) e su accordi elettorali dell’ultima ora (in ragione dell’evidente mancanza di progetti omogenei di sviluppo del paese).
Ma il Professore Ammendolia, pur prendendo atto dell’attuale processo involutivo della politica cauloniese, individua tuttavia nelle intelligenze di questo paese (tante, a suo dire) l’elemento cardine su cui fondare la ripartenza.
Personalmente sono d’accordo sull’importanza e sull’opportunità di ripartire da un progetto unitario, che ponga gli interessi del paese al centro del dibattito, accantonando gli interessi personali, la voglia di rivincita e la sete di potere fine a sé stessa.
Si riparta dunque da un’idea di progetto paese che impegni tutte le forze politiche e che preveda lo sviluppo economico e culturale di Caulonia, ma si faccia in modo che tale progetto, pur mutuando quanto di buono si era visto nel suo antenato, sia un progetto nuovo e sia l’espressione di un “sogno”.
Gli uomini che lo realizzeranno dovranno osare, spingendo l’immaginazione e la fantasia al di là delle vecchie logiche partitiche cercando di superare gli schemi, ormai vetusti, che hanno contraddistinto la
politica cauloniese degli ultimi anni, avendo come obiettivo l’interesse comune, ovvero quello di fare di Caulonia il fiore all’occhiello della Jonica.
Coloro che andranno a governare e che prenderanno le decisioni sulle cose pubbliche e private, dovranno impegnarsi quotidianamente, con passione e con tutte le risorse finanziarie e intellettuali che avranno a loro disposizione, per incoraggiare, valutare, scegliere e promuovere lo sviluppo economico, le iniziative culturali e le opere pubbliche che serviranno al paese.
Solo se si è disposti ad accantonare personalismi inutili e dannosi per il paese ed a pensare in grande Caulonia potrà risorgere e diventare di esempio per gli altri Comuni, viceversa, se alle prossime elezioni le forze politiche che si sfideranno, tutte, resteranno sorde al grido di dolore ed allo sconforto che serpeggia nel paese, allora Caulonia sarà destinata, ancora per molto, a rimanere indietro.
Insomma, Caulonia merita finalmente di avere il proprio Rinascimento.
Avv. Domenico Albanese