CGIL pronta a scendere in piazza per riaprire l’INPS di Caulonia
FP CGIL e CGIL Reggio Calabria – Locri manifestano seria preoccupazione per il perdurare della chiusura della sede INPS di Caulonia, che sta inevitabilmente creando seri disservizi ai cittadini di tutto il bacino, che va dallo Stilaro a Roccella; il comprensorio, dunque, più distante dalla sede provinciale di Reggio Calabria.
“Riteniamo – esordiscono i Segretari Generali Francesco Callea e Gregorio Pititto – che in un momento storico così delicato per la vita dei cittadini tutti, che in quest’ultimo periodo hanno continuato a richiedere e beneficiare dei servizi INPS in condizioni di estremo disagio, a causa degli effetti nefasti scaturiti dalla pandemia COVID-19, sia assolutamente inconcepibile che un presidio, così cruciale per le competenze e le prestazioni, che oggi più che mai è chiamato a svolgere una funzione di supporto, possa permanere in queste condizioni di inattività.”
“Da mesi, ormai, – aggiungono – non è stato possibile conoscere i riferimenti che dovrebbero lavorare le prestazioni di questo bacino di utenza e al contempo avere informazioni in merito all’ubicazione degli uffici, che ospiteranno quei lavoratori, che dovranno essere individuati necessariamente in tempi ristretti per erogare funzioni essenziali. Questa inerzia decisionale alla stessa stregua di uno stallo amministrativo con la paralisi di un servizio sta creando seri problemi alla cittadinanza e allo stesso tempo a tutti gli operatori di patronato del luogo, che si trovano a dover sopperire al grave disagio di uno spaccato territoriale così vasto.”
“È importante – sottolineano Callea e Pititto – rimarcare come nel territorio in questione, la presenza dell’INPS ha sempre rappresentato la presenza dello Stato centrale. Auspichiamo che in questo particolare momento lo Stato non voglia arretrare ulteriormente dai territori periferici amplificando con le proprie carenze ancor più lo stato di abbandono percepito già in maniera così diffusa in queste aree. Sentiamo l’obbligo di lanciare un appello agli amministratori locali affinché si attivino e si facciano carico di una problematica così complessa e al contempo delicata, mettendo a disposizione, così come richiesto dall’Ente, dei locali idonei al mantenimento di una sede di elevata rilevanza per il territorio. Allo stesso tempo auspichiamo che ci siano lavoratori disponibili a profondere le proprie competenze al servizio della collettività locale nel futuro presidio.”
Questa O.S. ritiene che la pandemia deve far riflettere tutti gli attori competenti sul modello organizzativo e sull’impronta che si intende lasciare sul territorio. Soventemente negli anni abbiamo assistito a decisioni arbitrali e avventate che
hanno comportato l’accentramento di numerosi uffici pubblici nella città capoluogo dimenticando le aree periferiche.
Le nostre preoccupazioni non possono che coincidere con le apprensioni dei cittadini di questa realtà. La CGIL è pronta a scendere in piazza e protestare insieme a loro se questa situazione di precarietà non dovesse essere risolta tempestivamente.
Al fine di evitare problemi di ordine pubblico – chiosano i vertici CGIL Reggio Calabria – Locri – chiediamo un incontro urgente al Direttore provinciale e al Direttore regionale per avere delucidazioni in merito all’incresciosa situazione venutasi a creare.
Il Segretario Generale – FP CGIL Reggio Calabria – Locri – Francesco Callea
Il Segretario Generale – CGIL Reggio Calabria – Locri – Gregorio Pititto