Intervista a Carlo Tansi: “Alle regionali vinceremo noi”
Quali sono le sue principali proposte programmatiche per la Calabria?
Nel programma politico-programmatico che ho pubblicato sul mio sito ufficiale, ho individuato non solo le principali situazioni critiche della nostra Regione, ma anche le possibili soluzioni. Nessuno parla di programmi per lo sviluppo della Calabria. Solo noi abbiamo scritto un programma sul quale abbiamo lavorato tre mesi con i massimi esperti di ogni settore. Perché le cose si cambiano con i programmi e non con le parole.
Tuttavia, pur conoscendo bene il territorio, per la mia esperienza professionale, ho deciso di recarmi in tutti i luoghi dove sono segnalati problemi di carattere ambientale e sociale, per discutere con i cittadini e arricchire il mio bagaglio di conoscenze, necessario per completare ed aggiornare il programma e, una volta eletto, definire le priorità degli interventi e le soluzioni più opportune.
Nei recenti incontri effettuati nella Locride, ho potuto constatare come gli abitanti della zona ritengano prioritaria non solo la messa in sicurezza idrogeologica del territorio e gli atavici problemi della sanità e del lavoro, ma anche l’organizzazione e la valorizzazione dei siti archeologici, delle emergenze storico-artistiche e delle bellezze paesaggistico-ambientali, di cui la Calabria – e in particolare la Locride e la costa jonica – sono ricchissime. La valorizzazione di tali risorse territoriali, può e deve rappresentare un volano di sviluppo reale, con la possibilità di impegnare in attività lavorative stabili, competenze e risorse umane che attualmente sono costrette a partire per trovare impiego al di fuori della nostra regione.
Non vi è dubbio tuttavia che lo sviluppo di un sistema che si basa essenzialmente sulla visite di persone e gruppi organizzati, può funzionare solo se il territorio è dotato di un sistema di strade e ferrovie e su un sistema di trasporti, pubblico e privato, in grado di garantire l’accessibilità e la mobilità tra i diversi siti in tempi ottimali; come già avviene in tutti i comprensori turistici di tutte le altre regioni d’Italia, organizzate per accogliere e fornire servizi a turisti e visitatori.
Che possibilità di vittoria dà alla sua formazione politica alle prossime elezioni regionali e cosa risponde a chi afferma che la destra sia favorita?
Ogni giorno si manifestano tra i partiti politici, di destra e di sinistra, situazioni di palese illegalità e irregolarità diffuse, che hanno portato anche a clamorosi arresti di personaggi politici e amministratori di primo piano che per anni hanno utilizzato, per mero interesse personale, il consenso e la fiducia dei calabresi onesti.
Ora avverto chiaramente la volontà diffusa nei cittadini perbene di non affidare più il loro voto a tali personaggi e, più in generale, avverto la diffusa diffidenza nei confronti dei partiti politici- di destra e di sinistra – che, alternandosi alla guida della Calabria, hanno ridotto nelle attuali condizioni la regione più bella d’Italia.
I pessimi risultati della destra che da oltre un anno e mezzo governa la Regione – favorendo clientele e favori e con assoluta incapacità di gestire problemi seri come la sanità, il disagio sociale sempre più diffuso, la disoccupazione, il dissesto idrogeologico ecc. – hanno fatto capire ai calabresi che non si potranno affidare a questa organizzazione politica le enormi risorse finanziarie che saranno assegnate alla Calabria nei prossimi anni con il Recovery Plan. Se utilizzati adeguatamente, da persone capaci e oneste, questa pioggia di miliardi potrebbero consentire di riscrivere completamente la storia della nostra Regione.
Per questi mortivi vinceremo noi e supereremo sia la destra che la sinistra-
Lei conosce bene il territorio calabrese. Può indicarci un aspetto che la fa ben sperare nell’ottica della costruzione di un futuro migliore per questa terra? C’è un aspetto che invece la preoccupa particolarmente.
La costruzione dello sviluppo per la nostra Regione è affidata ai nostri giovani, quelli che studiano nelle nostre università e nelle nostre scuole e che aspettano di poter mettere a disposizione delle enormi potenzialità del territorio calabrese, le loro conoscenze e capacità imprenditoriali.
Mi preoccupa la fragilità del territorio, sia dal punto di vista del rischio idrogeologico e sismico, sia dal punto di vista infrastrutturale. Per questo cui dovremmo saper utilizzare le risorse economiche messe a disposizione dall’Europa, con progetti adeguati, realizzati a regola d’arte e in tempi brevi, senza sprechi e mettendo all’angolo il malaffare e la criminalità organizzata.