Gioiosa, mediatrice del progetto di accoglienza: “L’Islam condanna le tradizioni criminali”
“Recentemente ho sentito molti giornalisti e cittadini italiani parlare della storia di Saman e del suo omicidio. Tutti mescolano la religione con questa storia. Saman non amava il velo, come tante musulmane, ma questo non significa che lei non amasse la sua religione.
La religione islamica è molto chiara e il Corano è altrettanto chiaro: per l’amore e per la pace non si può uccidere. Esiste una sura nel Corano dove Allah dice che non si può obbligare una donna a sposare una persona che lei non vuole, altrimenti il matrimonio non è valido.
Quello che è accaduto a Saman non ha nulla a che vedere con la religione islamica, queste sono tradizioni criminali delle aree più arretrate del Pakistan (e di altri Stati) e noi musulmani condanniamo con forza questo atto di violenza terribile.
Mi piacerebbe che il popolo italiano approfondisse un po’ di più la conoscenza delle altre religioni, come dell’Islam. Per questo vorrei dire agli italiani di non credere ciecamente a quello che sentono al telegiornale, perché far passare il messaggio al mondo che l’Islam è una religione criminale è falso e ingiusto, serve solo ad aumentare l’odio.
Queste tradizioni delle aree più arretrate del Pakistan non hanno legami con l’Islam, così come l’infibulazione ed altre pratiche criminali. L’Islam non le riconosce e le condanna.
Saman voleva liberare e liberarsi da queste tradizioni e ha lottato…ha perso una battaglia, ma ci saranno mille Saman pronte a continuare la sua strada e la sua rivoluzione per eliminare queste tradizioni criminali.”
Meiriyam, una musulmana.