Elisabetta Piccolotti (SI): Le vite umane valgono meno dell’incasso di una giornata
Hanno manomesso i sistemi di sicurezza della cabinovia per non perdere l’incasso della giornata. Un incasso indispensabile? Non credo a vedere le foto della villa e del suv del gestore dell’impianto.
Fosse un caso isolato ci sarebbe solo da invocare l’azione della magistratura. Ma non è così. Pochi giorni fa una ragazza di 22 anni è morta risucchiata da un orditoio: la grata di sicurezza era stata rimossa, ma la produzione non era stata fermata.
E poi c’è il Ponte Morandi, caduto perché le manutenzioni costano e farle riduce gli utili. E ancora ci sono quelli che per 100.000 euro al mese spargevano fanghi velenosi sui campi, mentivano ai cittadini, facevano battute sui bambini che avrebbero mangiato il mais avvelenato.
E ancora i conciatori toscani, in pressing su consiglieri regionali conniventi perché ‘smaltire i rifiuti della produzione in modo corretto costa troppo’. E poi ci sono le inchieste che raccontano di ministri e magistrati intenti a sbattere in galera ragazzini innocenti prelevati a caso dai barconi: “chi guidava? Dammi un nome e ti diamo i documenti per restare in Italia”.
Nessuna prova, nessuna indagine, giovani vite distrutte solo per fare una conferenza stampa con il segno più davanti alla voce ‘arresti’. E ci sono quelli che ‘non mi importa, tanto muoiono solo i vecchi, non si può fermare l’economia per salvare dei vecchi’.
L’Italia è diventata una cloaca. Un paese perduto in una forma mostruosa di egoismo sociale: la vita degli altri è un peso, un ostacolo sulla strada della ricchezza o del successo.
La vita degli altri non vale niente. Lavorare per capovolgere questa cultura è diventata questione di sopravvivenza.
Elisabetta Piccolotti Responsabile Cultura Sinistra Italiana