Comunioni 2021, cosa si può fare e come celebrare i sacramenti

Comunioni 2021, cosa si può fare e come celebrare i sacramenti

Dopo oltre un anno dal primo blocco delle attività per limitare la diffusione del virus, anche quest’anno si prevedono limitazioni per i bambini che faranno la comunione

Come è successo l’anno scorso, anche quest’anno le celebrazioni dei sacramenti della religione cattolica saranno limitate. Ma c’è una sostanziale differenza rispetto allo scorso anno in cui queste erano state del tutto cancellate. Infatti i bambini quest’anno potranno celebrare il Sacramento e invitare i parenti, seppure in numero contenuto. Vediamo in che modo è possibile farlo rispettando le direttive che limitano la diffusione del contagio.

Ritornare a celebrare i Sacramenti

In vista della primavera, tante famiglie in Italia si preparano per accompagnare i propri figli lungo le tappe della formazione cattolica. La vita religiosa prevede la celebrazione della Comunione nel periodo che precede l’estate. Questa segue un percorso formativo che in condizioni normali prevede la presenza dei bambini ai corsi del catechismo.

È noto che con l’ultimo DPCM siano state autorizzate le messe per i fedeli. Per quanto riguarda la frequenza del catechismo per i bambini è rimasta a discrezione della parrocchia e limitata dalle restrizioni attive sul territorio.

Con la ripresa delle funzioni e con le chiese aperte è possibile celebrare anche altri riti, matrimoni, funerali, battesimi e, a seconda dei casi, cresime e comunioni. Per i matrimoni, per esempio, è una consuetudine piuttosto affermata quella di celebrare il rituale e proporre il rinfresco ai propri ospiti dopo aver chiesto il tampone e il test, per garantire maggiore sicurezza a tutti gli invitati. Anche così, però, le celebrazioni religiose non consentono grandi festeggiamenti e il numero degli invitati non è di certo paragonabile a quelli dei tempi pre-Covid.

Come organizzare la cerimonia e il rinfresco

Con le chiese aperte vengono stabilite a livello più generale le regole per la convivenza all’interno di uno spazio ristretto e chiuso. Quindi le persone che si trovano all’interno devono indossare la mascherina, rispettare le regole del distanziamento sedendo in posti prestabiliti e non superando un determinato numero di partecipanti alla funzione.

Le prossime comunioni sono state suddivise all’interno delle parrocchie in gruppi piccoli di bambini. In molti casi, le Comunioni vengono celebrate solo per 4 o 5 bambini, consentendo così un più facile controllo degli spazi e gli accessi ai locali della chiesa. È previsto che anche i locali della chiesa rispettino determinati criteri per rendersi adeguati alla frequenza di gruppi eterogenei di persone. Non solo i partecipanti al rituale devono rispettare il distanziamento interpersonale di un metro, anche gli ambienti della chiesa devono essere igienizzati tra una Messa e l’altra.

Il pranzo insieme ai parenti e gli amici

Tanti non potranno partecipare direttamente alla cerimonia, per lo meno non nel numero con cui si era soliti fare prima della pandemia. Per questo è possibile contare sul servizio di un fotografo che lavori per immortalare i momenti salienti della cerimonia. Uno per tutti i bambini, chiaramente. La tradizione prevede di completare la celebrazione con un pranzo conviviale. Non è così semplice rispettare questa usanza oggi. Infatti i locali del ristorante dovranno rispettare determinate caratteristiche ed essere in grado di ospitare il numero di persone ideale.

Se il comune di residenza è in zona rossa o arancione, il dubbio di certo non si pone. Infatti è vietato ai ristoranti di organizzare pranzi o cene nei propri locali. La situazione cambia per quelle località già passate in zona gialla, in cui si può contare sull’apertura a pranzo dei locali in grado di ospitare un numero congruo di ospiti. Infatti le limitazioni prevedono che non si siedano più di quattro convitati a tavola che non appartengano allo stesso nucleo familiare. Quindi bisogna tenere conto della capacità massima che il locale scelto può garantire.

Cosa regalare ai bambini

In questo periodo, i bambini sono stati messi a dura prova da continue privazioni e restrizioni che subiscono senza averne piena comprensione. Per loro natura fortemente adattabili, sono anche quelli che meno di altri hanno potuto esprimere il proprio giudizio su tutta la faccenda.

Specie i fratelli minori potrebbero avere vivo il ricordo della festa celebrata per i fratelli più grandi. È bene quindi non trascurare l’importanza di trovare il modo per aiutare i piccoli a costruire ricordi felici legati all’evento. Delle idee regalo si possono trovare sul portale https://bimboindaffarato.it.

Va ricordato, per esempio, che è ammesso dal nuovo DPCM del Governo Draghi andare in visita in casa dei parenti con limitazioni che variano in base al colore della zona, ma che consentono a una coppia di conviventi di recarsi in casa di amici o parenti. Quindi è possibile invitare qualche amico, o i nonni se le circostanze lo rendono possibile. 

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