Il dramma della sanità calabrese
La Calabria si ripropone oggi, 2021, con tutta la sua drammaticità sanitaria nella rappresentazione che ne fece Giustino Fortunato nel 1904 : “Uno sfasciume pendulo sul mare”, mentre chi ha avuto l’incarico di organizzare la drammatica emergenza sanitaria a livello nazionale afferma che in Calabria è tutto a posto.
Siamo alla negazione dell’evidente! Da una parte la denuncia, accorata, partecipata, vero grido di dolore lanciata dal Sindaco di Soverato sull’abbandono di un anziano al suo destino, in casa, nel letto inzuppato di acqua e con sacca del catetere satura e ripiena di urina e sangue, senza che potesse essere assistito, perché affetto da covid.
Dall’altra le decine di ambulanze in “attesa” a Cosenza, e per chi non lo sapesse non sono ambulanze ma sono decine di PERSONE. Davanti a tutto questo rammentiamo lo squallido teatrino che si è consumato e si consuma in merito ai vari Commissari alla sanità.
Siamo passati da quello che viveva di “sdoppiamento della persona” e denunciava attentati dopanti a suo carico; a quello “ mia moglie non vuole vivere a Catanzaro”; all’attuale “ ho perso questo, ho preso quello ma che ci faccio in questo bordello? ”E’ ora, una volta per tutte, di capire, nel piu breve tempo possibile, prima che sia troppo tardi, che la Calabria è una emergenza nelle emergenze, e che non è permesso a nessuno, dal governo nazionale alle classi dirigenti locali, alle stesse persone che la abitano di relegarla ad un destino segnato.
Non si capisce perché ancora una volta, con un fare omertoso, è stato colpevolmente neutralizzato l’apporto di Emergency. Ancora una volta il vile accomodare gli stati umorali del Presidente Spirli, (che aveva detto pubblicamente che non solo non voleva Emergency, ma che non intendeva neanche incontrarla) ha fatto sì che ci si trovasse in questa situazione.
Al Governo nazionale e alle forze del centro sinistra diciamo che la “questione Calabria” non è piu’ rinviabile!Invitiamo il ministro alla Salute a non restare ostaggio di un clima di innaturale convivenza e di intervenire con tutti gli strumenti in suo possesso! A sinistra, indichiamo da subito che nell’agenda politica gia dell’oggi, deve esserci un’azione legislativa che volga in modo netto e leggibile da tutti nel senso di una sanità pubblica e gestita centralmente.
Il dramma di Soverato nel 2021 non lascia alibi a nessuno, una squallida pagina di rigidità settoriale, di competenze e declaratorie amministrative definite non sulla base delle esigenze delle persone, ci rassegna un apparato pubblico che diventa la controparte, il vero “maligno” nella coscienza degli uomini e delle donne di Calabria.
Se è vero che la Pandemia costringerà a riscrivere le regole della convivenza a livello mondiale, in Calabria diventa l’ultimo strumento per far capire se lo Stato è ancora una entità unica, o trasforma questa Regione in un laboratorio avanzato dell’autonomia differenziata.Rispetto a tutto questo, nessuno si ritenga assolto!