Come rimettere correttamente in funzione la piscina in primavera

Come rimettere correttamente in funzione la piscina in primavera

É quasi tempo di riaprire le piscine private e rimetterle in funzione in
vista della bella stagione che, sebbene fatichi ad arrivare, è oramai
alle porte. Aprile è il mese perfetto per rimettere in funzione
l’impianto dopo l’interruzione dei mesi invernali.

Idealmente, la riapertura della piscina necessita di una serie di
operazioni e di prodotti chimici per piscine appositamente pensati per
la rimessa in funzione della vasca, dalla sanificazione dell’acqua alla
cura dei vari componenti della struttura e dell’impianto.

Di seguito vogliamo fornirvi dei consigli utili per riaprire la piscina
correttamente dopo l’inutilizzo invernale, suddivisi per step.

1) Rimuovere la copertura
Consigliamo di rimuovere il telo di copertura della piscina con il
livello dell’acqua non troppo basso. Prima di togliere il telo è bene
rimuovere l’eventuale ristagno di acqua, facendolo confluire verso il
centro aiutandosi con una pompa ad immersione, oppure nel terreno
circostante, purché l’acqua non contenga residui di prodotti chimici.

A questo punto si può togliere il telo, un’operazione che conviene fare in
più persone per evitare che il telo si inabissi nella vasca. Una volta
rimosso, il telo va pulito con un tubo o con l’ausilio di una
idropulitrice, per poi lasciarlo asciugare e riporlo successivamente in
un luogo asciutto. Per piegare meglio il telo si consiglia di applicarvi
un pò di talco sulla superficie.

2) Pulire manualmente la vasca Mediante l’utilizzo di un retino, si può procedere manualmente togliendo
il grosso della sporcizia, ad esempio le foglie e lo sporco a pelo
d’acqua, mentre per il fondale e le pareti si può ricorrere all’utilizzo
di una scopa aspirante.

3) Rimettere in funzione l’impianto di filtrazione
Prima di riattivare l’impianto, occorre accertarsi che il sistema di
filtrazione e il quadro generale siano in buone condizioni. Si può
quindi procedere rimontando la pompa di filtrazione.

Attenzione: nel caso in cui alcuni componenti non
funzionassero come dovrebbero, è buona norma richiedere l’intervento
specializzato della propria ditta di installazione o del produttore.
Si può quindi procedere alla riattivazione autonoma dell’impianto di
filtrazione, mantenendo la pompa spenta durante le seguenti operazioni:
porre la valvola selettrice manuale a 6 vie in modalità
filtrazione; aprire le valvole a sfera degli skimmer, la valvola di fondo
e le valvole delle bocchette di mandata; chiudere la valvola della bocchetta aspirafango; avviare il quadro generale; lasciare in funzione l’impianto di filtrazione per le 48 ore successive (consecutivamente).

4) Effettuare la clorazione d’urto (superclorazione) Per far sì che l’acqua della piscina sia salubre e priva di cattivi
odori, bisogna ricorrere alla clorazione, iniziando con un trattamento
shock a base di cloro. La clorazione è il trattamento di disinfezione
più diffuso che garantisce l’igienicità dell’acqua.

Il trattamento shock di cloro di inizio stagione è anche detto
superclorazione, in quanto prevede di aggiungere estreme quantità di
cloro nell’acqua, con un dosaggio di cloro che oscilla tra i 15 e i 20
grammi di cloro per metro quadrato (la clorazione normale ne richiede
dagli 8 ai 10 grammi).

L’estrema quantità di cloro nell’acqua elimina la clororesistenza di alghe e microorganismi e le clorammine formatesi per effetto della disinfezione. Per le piscine residenziali, la superclorazione va effettuata a ogni riempimento con acqua nuova e deve essere ripetuto ogni 3 o 4 settimane (è preferibile l’impiego di Sodio Dicloroisocianurato in forma granulare).

La quantità consigliata è di: 15 g/m3 per la superclorazione di inizio stagione; 10 g/m3 per i
trattamenti d’urto periodici. (fonte) https://shop.centroitalia.it/cloro-per-piscine.html

Dopo la superclorazione di inizio stagione, occorre effettuare un ciclo intero di filtraggio. Attenzione: il cloro è una sostanza molto igienizzante,
ma la sua efficacia è garantita solo se i valori del ph dell’acqua si
trovano tra 7,2 e 7,6. La concentrazione di cloro nell’acqua deve essere
compresa tra 1 e 2 parti per milione (ppm). Per tenere sotto controllo
questi valori bisogna utilizzare un pool tester che manterrà il ph nei
range corretti.

5) Controllare il pH
Il pH è il parametro di riferimento del livello di acidità dell’acqua.
Per mantenere un equilibrio chimico adeguato, il pH deve essere
monitorato costantemente per ragioni di sicurezza. Quando si va a
riaprire la piscina dopo lo stop invernale, occorre verificare che il pH
si trovi tra 7,2 e 7,4 utilizzando gli appositi prodotti regolatori del
pH, che permettono di abbassare o alzare I livelli di pH.

Attenzione: il pH non regolato correttamente rischia di
alterare l’efficacia dei prodotti chimici immessi nella piscina,
favorendo la formazione di alghe e batteri.

6) Rimettere in funzione gli accessori
Infine, dopo averne verificato l’integrità, si può procedere
ripristinando gli elementi accessori quali scale, trampolini, luci, e
arredi.

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