Hope: due artisti riacesi raccontano la danza ai tempi del Covid-19
È stata colpita nella sua essenza, sospesa tra incognite e speranze: la danza, un’arte che va salvata e protetta, che la pandemia da Covid-19 ha fortemente penalizzato. E mentre l’emergenza sanitaria continua a scandire le giornate, c’è chi vuole lanciare un messaggio di speranza a tutti i professionisti del settore che non hanno mai perso la voglia di danzare.
Nasce per questo il video “Hope”, speranza appunto, che vede come protagonisti due giovani artisti, Benedetta Apicella e Rafaelito Micelotta, ballerina di danza classica e contemporanea lei, maestro di ballo caraibico lui, entrambi di Riace. Il lavoro è frutto dell’impegno di un gruppo di giovani professionisti calabresi, interamente girato nella locride, che in poco più di 4 minuti racconta quanto il virus, questo nemico invisibile, sia riuscito a “stravolgere il corso naturale della vita, cambiando obiettivi e abitudini”. Ma in tutto questo “c’è chi imperterrito si aggrappa a ricordi, profumi, sensazioni” e continua a danzare.
Il video è infatti un tributo alla poesia del corpo e alla sua capacità di trasmettere emozioni anche in un momento complesso come quello che stiamo vivendo. La storia è quella di un netturbino e di un’ottica alle prese con le limitazioni imposte dal coronavirus. Le loro strade durante la pandemia si incrociano. Sarà un foulard, che lei perde e che il vento accompagnerà nelle mani di lui, a farli tornare nella vita di un tempo, quella in cui la danza era la loro essenza. E così improvvisamente i loro corpi si incontrano e iniziano a danzare. Un sogno che ha il sapore di speranza. «Questo video è nato per lanciare un messaggio di incoraggiamento a tutti i nostri colleghi e amici che fanno parte del mondo artistico – ha spiegato Rafaeilito Micelotta -. È un invito a non arrendersi e un elogio a chi è riuscito a cambiare vita e reinventarsi per poter andare avanti». Il progetto gode del patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e proseguirà con la realizzazione, nei prossimi mesi, di altri due lavori dedicati al bullismo e alla violenza sulle donne.