Cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, le sardine a Roma per consegnare le 160 mila firme raccolte
Patrick è dove non dovrebbe essere. In un luogo in cui la coercizione e l’isolamento fanno tacere quelli come lui. Quelli che non accettano la sopraffazione del potere corrotto e violento.
Patrick è in carcere da più di un anno perché il suo pensiero fa paura. All’inizio pensava di essere stato fermato per sbaglio, pensava che una volta risolta l’incomprensione sarebbe tornato libero. Invece, è ancora lì; chissà per quanto. Di fronte agli abusi dello Stato egiziano, sordo e incurante a ogni istanza, riteniamo sia fondamentale un segnale dello Stato italiano. Un gesto politico, con cui dimostrare che siamo con Patrick nella lotta quotidiana per la libertà, sua e di tutt*. Questo segnale crediamo sia il conferimento della cittadinanza italiana: per renderlo parte della nostra comunità, ma soprattutto per entrare, come comunità, in quella cella, al suo fianco.
Siamo stati a Roma per consegnare le 160.000 firme raccolte a supporto del conferimento della cittadinanza. Siamo 160.000, Patrick, e diremo a tutti che sei in carcere perché difensore dei diritti umani. Siamo 160.000 e diremo a tutti che sei cittadino italiano.
6000sardine