Covid a Locri. Chiusi anche asili nido, scuole dell’infanzia, ludoteche e centri di aggregazione giovanili
Con ordinanza regionale n. 1 del 05 gennaio 2021 con oggetto “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.
Disposizioni relative alla sospensione delle attività scolastiche in presenza sul territorio regionale e proroga dell’Ordinanza n. 98/2020”, il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì ha disposto dal 7 fino al 31 gennaio 2021 che il 100 per cento delle attività delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie e delle Scuole di istruzione e formazione professionale, siano svolte tramite il ricorso alla didattica a distanza; mentre regolari le attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia e dal 7 e fino al 15 gennaio 2021 sospese, in presenza, tutte le altre attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse.
Le Autorità Scolastiche e Universitarie dispongono misure affinché altre tipologie di accessi verso i rispettivi plessi, siano contingentate; – resti sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza, qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n.89 del 7 agosto 2020 e dall’Ordinanza del Ministro dell’Istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
L’Amministrazione comunale, guidata momentaneamente dal vicesindaco Giuseppe Fontana, a causa del ricovero del sindaco Giovanni Calabrese, al Gom di Reggio Calabria, risultato positivo e affetto da polmonite bilaterale, dopo aver consultato il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp5 nella persona del dottor Pierdomenico Mammì, visto l’elevato numero di contagi e una seria e critica fase emergenziale che interessa e preoccupa la città, disporrà nella giornata di domani, 6 gennaio, la sospensione delle attività in presenza di tutte le scuole private e pubbliche di ogni ordine e grado sino al 16 gennaio, escluso ovviamente le scuole superiori che seguiranno ordinanza regionale (sino al 31 gennaio).
Una scelta non facile per l’Amministrazione che ha sempre creduto fortemente in una scuola sicura e aperta, nel diritto allo studio e alla salute, ma, purtroppo, di fronte ad un evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia in città, con 107 casi positivi, 5 ricoveri e 5 decessi, senza, purtroppo nessuno screening dei tamponi avviato dalle Autorità preposte negli ambienti scolastici, si è ritenuto necessario adottare ulteriori e necessarie misure restrittive integrando, dunque, il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione di COVID-19.
Nell’ordinanza si disporrà, inoltre, la chiusura di asili nido privati e pubblici, ludoteche, spazi gioco e parco gioco, centri di aggregazione giovanili. Pur consapevoli degli spazi ampi e idonei per i bambini più piccoli, pur preoccupati per l’assenza del gioco e di momenti di confronto e condivisione, pur consapevoli delle difficoltà delle famiglie con la conciliazione famiglia – lavoro, si è adottata una linea comune per tutte le fasce d’età per non favorire ulteriori spostamenti in città ed evitare una possibile trasmissione del virus.
Adottare queste ulteriori adeguate ed immediate misure di prevenzione e contrasto all’aggravamento dell’emergenza epidemiologica, significherà assumere sempre più atteggiamenti di responsabilità e rispetto delle disposizioni anticovid19, evitando spostamenti se non per stretta necessità, di salute o lavoro. Provvedimenti non assunti dagli organi competenti che lasciano i sindaci soli, il rinvio delle attività in presenza, senza adottare misure idonee per favorire l’apertura delle scuole, stanno compromettendo sempre più il futuro dei bambini, l’apprendimento degli studenti, sempre più sacrificati.
Adesso più che mai è indispensabile assumere atteggiamenti di serietà e responsabilità, già in realtà, dimostrati in passato dalla comunità, ed insieme, si può abbassare la curva dei contagi e ritornare alla normalità.
Con la speranza che la sospensione delle attività scolastiche in presenza, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse, possa notevolmente ridurre la curva del contagio, si confida in una imminente ripresa della vita scolastica e sociale.
Locri, 05/01/2021
Ufficio Stampa Città di Locri