Usca di Caulonia, il comune di Bivongi si infuria: “Caulonia era già servita da quella di Gioiosa”
Dalla pagina facebook del comune di Bivongi
Come amministrazione comunale siamo fortemente delusi e contrariati per la recente decisione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria circa la decisione di attivare due nuove Unità Speciali di Continuità Assistenziale nell’area ionica reggina in modo inappropriato e scriteriato e con scelte opinabili sotto ogni punto di vista.
La recente disposizione di aprire i nuovi Usca di Palizzi e di Caulonia, se da un lato ci permette di valutare positivamente l’operato del Dipartimento di Prevenzione e dei Direttori di Distretto Sanitari di coprire due aree di un servizio essenziale in questo particolare momento nella lotta alla pandemia, dall’altro lato ci lascia sgomenti e fortemente critici per la decisione di individuare Caulonia come ufficio periferico visto che questo comune è già servito dall’unità di Gioiosa Marina posto a poca distanza.
Vorremmo capire, pertanto, quali sono stati i criteri utilizzati alla base della scelta di tale destinazione e, soprattuto, perché si continua a isolare tutto il bacino dello Stilaro e i paesi limitrofi.
Una penalizzazione che in questo momento e in questo modo non fa altro che impoverire ulteriormente la sanità di prossimità di un territorio con una popolazione composta prevalentemente da anziani e dove non c’è nemmeno la possibilità di effettuare un prelievo di sangue, salvo che questo non si effettui a pagamento o attraverso il volontariato, o, peggio, poter usufruire di un elettrocardiogramma, una visita cardiologica, ma anche fisiatrica, neurologica e geriatrica.
In questo momento in cui sono fortemente in aumento i casi positività da Covid in tutta la Vallata dello Stilaro non si spiega come mai i dati segnalati siano stati disattesi e come mai questo comprensorio, che pur dispone delle sedi adeguate con strutture idonee, arredate e attrezzate, sia stato escluso dalla possibilità di avere l’ufficio Usca mentre altrove bisogna ancora reperire il mobilio e le attrezzature varie.
Nei prossimi giorni chiederò un incontrerò con gli altri sindaci del territorio e insieme valuteremo tutte le azioni da intraprendere per rappresentare il nostro disagio come primi cittadini, come amministratori e come rappresentanti di una collettività che soffre da anni di tagli, privazioni e di ogni tutela specie in campo medico e sanitario.
Per questi motivi, come sindaco di questo Comune e come medico, cercherò di essere ricevuto dal nuovo commissario della sanità calabrese, dott. Guido Longo, per rappresentare tale incresciosa situazione e per chiedere un intervento a favore di questo territorio che non può ulteriormente essere bistratto o soggiacere ad altre logiche di “distribuzione” che fanno riferimento a sistemi ormai superati di gestione politica e della cosa pubblica secondo una visione anacronistica e impopolare.
Il Sindaco Dott. Vincenzo Valenti