Reazione cauloniese: “Incredibile arroganza del sindaco e dell’assessore Tucci”
Non dovevamo certo aspettare la celebrazione del consiglio comunale di ieri sera, 15 dicembre u. s., per scoprire la inconsistenza politica dell’amministrazione Belcastro Campisi.
Il consiglio comunale di ieri sarà ricordato come quello di più infimo decadimento dell’onestà culturale/politica del nostro paese.
Un coacervo di menzogne mascherate da una veemenza verbale del primo cittadino che mai si era vista prima.
Non è vero che l’assessore Dimasi ha fatto arrivare 120.000,00 euro per la frana Maietta Carmine, per come ha affermato il vice sindaco Campisi, con delega al centro storico.
Non è vero che già si è riunita la conferenza dei servizi, per come affermato dall’eterno assessore Cavallo.
Non è vero che il progetto è già a metà iter burocratico, per come affermato dall’assessore Dimasi.
Non è vero che il finanziamento, nel caso di nomina di un commissario regionale andrà perso, per come affermato da tutti gli intervenuti.
Semmai, la nomina di un commissario regionale, non solo avrebbe accelerato i tempi di espletamento della procedura, ma avrebbe ridotto notevolmente quelli di esecuzione.
Non è vero che a marzo inizieranno i lavori, per come affermato dal sindaco, perché ciò è tecnicamente impossibile.
Non è vero che da tre anni la frana non si è aggravata, altrimenti che senso avrebbe l’ordinanza dei primi del mese di dicembre a mezzo della quale veniva interdetto il transito, anche pedonale.
La verità vera è che l’amministrazione Belcastro Campisi, pur di non ammettere le lapalissiane responsabilità politiche dei tremendi ritardi accumulati, non si cura di assumersi la responsabilità e procede in maniera sconsiderata ed irresponsabile.
Oltre alle questioni di merito che abbiamo sopra trattato, ci preoccupa la deriva di para autoritarismo istituzionale di un sindaco che invita il segretario comunale a comportarsi secondo dettame.
L’arroganza, ormai istituzionalizzata, del primo cittadino e dell’assessore al dissesto, Attilio Tucci, e l’utilizzo di termini e metodi violenti atti a celare falle politiche gravissime, non appartengono al diritto di trasparenza amministrativa e di libertà dei cauloniesi.
Si sappia bene che il sindaco non ha alcun potere sussidiario in seno al consiglio comunale di decidere se ammettere ai voti una mozione presentata dalla minoranza.
Solo l’arroganza o, forse, anche l’ignoranza oppure entrambi possono essere la causa della qualità espressa dal civico consesso.
Sappi o gli amministratori che, come gruppo ReAzione Cauloniese, per quanto ci sarà possibile, non rimarremo a guardare, non tollereremo più tali metodi che appartengono a vecchi retaggi politici che ormai sono stati posti nell’oblio della nostra memoria e che forse la sindaca crede, in forza della tessera di un partito che certamente ha ereditato storicamente quelle responsabilità, di volerli riesumare.
Con l’appoggio e con il sostegno anche di coloro che nel nostro paese, si dichiarano liberali, quali Campisi e Dimasi.
Solo a parole !!!!
ReAzione Cauloniese