Pestano un medico e si introducono nel reparto Covid. Denunciati due fratelli
Nei giorni scorsi agenti del Commissariato Centrale hanno denunciato L.A.G. classe 1979 e il fratello L.C classe 1985 per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, percosse in concorso, e lesioni personali con l’aggravante di avere agito in danno di esercenti le professioni sanitarie.
I due fratelli infatti, nella più assoluta mancanza di rispetto della normativa antiCovid e di qualsiasi senso di responsabilità nei confronti della collettività, hanno tentato di introdursi all’interno del reparto Covid-19 dell’Ospedale Garibaldi Centro, per raggiungere un parente ricoverato, quando un dirigenti medico li ha richiamati invitandoli ad allontanarsi.
Questi però per tutta risposta non solo hanno impedito la chiusura del reparto, ma dopo essersi introdotti al suo interno hanno aggredito il predetto dirigente sanitario con schiaffi e calci, il quale è riuscito a divincolarsi grazie all’intervento degli altri colleghi; i due aggressori invece sono riusciti ad allontanarsi facendo perdere le proprie tracce.
Il medico aggredito ha subito sporto denuncia riferendo di aver riportato lesioni con una prognosi di 10 giorni.
Dopo la denuncia, l’azione degli agenti della Polizia di Stato è stata tempestiva : hanno infatti immediatamente acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del nosocomio e avviato un’attività investigativa che gli ha premesso di risalire ai soggetti che sono risultati essere parenti di una persona che, in quella data, era stata ricoverata nel reparto Covid19.
A questa attività ha fatto seguito l’audizione sia della persona offesa che dei vari testimoni che erano intervenuti nell’occorso. Sulla base dei riconoscimenti effettuati e della descrizione di peculiari circostanze e modalità dell’evento delittuoso, si è giunti all’identificazione certa dei due soggetti, che risultavano essere i figli del paziente allora ricoverato.
Per i due fratelli, entrambi pregiudicati è scattata subito la denuncia all’Autorità Giudiziaria, ma considerata la gravità dei fatti , la Questura sta valutando l’avvio di procedimenti volti all’applicazione di Misure di Prevenzione.
Questura di Catania