Locrinasce: “Cosa è rimasto dell’originario progetto politico della maggioranza dopo il divorzio del vicesindaco Sainato?”
In uno dei momenti più drammatici, se non il più drammatico, della storia del nostro Paese, ci si aspetta grande senso di responsabilità da parte dei rappresentanti delle istituzioni, preposti democraticamente alla cura degli interessi della comunità. È di queste ore anche la notizia dell’invito del Governo ai rappresentanti delle forze di minoranza a sedersi intorno ad un tavolo per tentare di condividere le gravose decisioni destinate ad incidere pesantemente sulla popolazione italiana nel prossimo futuro.
Alla base di questo confronto c’è, ovviamente, la difficile condizione determinata dall’epidemia sanitaria covid-19, ma v’è anche il riconoscimento dell’imprescindibile ruolo che nella dialettica politica di un “Paese” devono avere le forze di opposizione, ruolo questo che, spiace constatare ancora una volta, il Sindaco di Locri fatica a riconoscere e, conseguentemente, a rispettare.
Il Movimento politico per la città di Locri “LocRinasce” non può non esprimere solidarietà per l’attacco personale perpetrato, a mezzo stampa, dal Sindaco Giovanni Calabrese nei confronti del dott. Vincenzo Carabetta e del gruppo consiliare di minoranza, rei unicamente di avere esercitato le funzioni per le quali sono stati eletti in seno al civico consesso, ovvero il controllo politico dell’azione della maggioranza quale rappresentanti del gruppo di minoranza “Scelgo Locri” in seno al consiglio comunale.
In merito al comunicato stampa del gruppo “Scelgo Locri”, il Movimento LocRinasce condivide e fa proprie le legittime preoccupazioni espresse nell’interesse della città dal gruppo politico guidato dal dott. Carabetta, sia in merito alla tenuta della maggioranza consiliare e sia in merito allo stato dell’azione amministrativa.
Preoccupazioni che fanno seguito alla crisi politica consumata in estate con le improvvise e ancora non chiare dimissioni degli ex assessori Sofia e Baldessarro, ai pesanti attacchi perpetrati di recente dal Consigliere Sainato in ambito sanità che, ad oggi, nulla replica hanno avuto dal Sindaco, nonché alle stesse dichiarazioni del Sindaco che nella sua impropria risposta al comunicato della minoranza, nel rivolgersi personalmente al capogruppo e senza entrare nel merito delle questioni poste, parla di non chiare “difficoltà economiche finanziare che attanagliano la vita del nostro ente”.
È legittimo chiedersi, a questo punto, quale sia l’attuale situazione economica del Comune di Locri, tenuto conto che l’ente è stato dichiarato in dissesto finanziario nell’anno 2017, nonostante i milioni di euro del decreto 35 spesi per pagare i debiti e i costosi ricorsi (patrocinati da avvocati esterni) agli Organi giudiziari-contabili? Qual è ad oggi la massa passiva? Quanti anni serviranno per uscire dal dissesto? Qual è la situazione di cassa del Comune alla luce dell’azzeramento dei debiti a seguito del dissesto e quale il programma di riorganizzazione del personale dopo i numerosi pensionamenti e pre-pensionamenti degli ultimi anni? Sono state rispettate le prescrizioni imposte dal Ministero in sede di approvazione del bilancio riequilibrato?
V’è da chiedersi, inoltre, cosa sia rimasto dell’originario progetto politico della compagine consiliare vittoriosa alle scorse elezioni, dopo il divorzio del vice sindaco Sainato? La speranza è che Locri non diventi un campo di battaglia per le ambizioni politiche personali dei due maggiorenti della politica locrese degli ultimi 14 anni soprattutto in vista delle elezioni regionali.
Il Movimento politico LocRinasce