Salvini usa il dramma dell’epidemia come strumento di battaglia politica
“I Governatori della Lega diranno no a nuove restrizioni”. Matteo Salvini, 15 giorni fa.
Oggi Lombardia, Liguria, Umbria, Piemonte, tutte regioni a guida leghista, hanno già annunciato – giustamente – restrizioni.
Lo fanno mentre i governi dei principali Paesi europei, nelle stesse ore, attuano misure ancora più drastiche per cercare di contrastare la diffusione del virus, ormai fuori controllo.
Ecco, mentre servirebbero unità e serietà, come invocato dal Presidente Mattarella, qualcuno continua da mesi a giocare sulla paura delle persone e ad istigare la loro rabbia. A fare la cosa peggiore, soprattutto in un momento di emergenza nazionale: usare l’epidemia come strumento di battaglia politica.
E lo dico con rammarico. Perché gli eventi del passato dimostrano che questo atteggiamento è stato sistematicamente sconfessato dalla realtà dei fatti. E, infatti, i nostri negazionisti della prima ora – parlo di quelli che dovrebbero stare in parlamento e invece vanno in giro per sagre a raccogliere voti – adesso fanno i timorati del virus.
Se il 21 febbraio chiedi di “chiudere tutto” e il 26 febbraio, dopo 6 giorni(!!), di “riaprire tutto per tornare alla normalità”; se l’11 marzo cambi di nuovi idea e chiedi di “chiudere tutto perché tutta l’Europa deve diventare zona rossa”; se ad aprile con una doppia giravolta torni a chiedere “di riaprire tutto il prima possibile”; se fai tutto questo non solo non fai un servizio al Paese, ma dimostri tutta la tua inconsistenza politica.
Siamo di fronte ad una situazione drammatica. Ciò che viviamo in queste ore, solo qualche settimana fa, sembrava uno scenario lontano.
Ecco perché abbiamo insistito con l’importanza del rispetto delle regole. Ecco perché abbiamo chiesto di non abbassare la guardia.
Le restrizioni non piacciono a nessuno. Tantomeno a noi.
Nell’attesa che Salvini cambi per l’ennesima volta idea, che ci dia la sua ricetta per risolvere tutto, noi continuiamo a fare il nostro lavoro. Con serietà. Consapevoli della difficoltà che sta vivendo non solo l’Italia, ma l’Europa e il mondo intero.
Siamo di fronte a qualcosa di insidioso e pericoloso per la vita di tanti. Se usassimo un po’ più di unità, buonsenso e rispetto, eviteremmo anche di dover perdere tempo dietro alle boiate di Matteo Salvini.
Simona Flavia Malpezzi – PD – Membro del Senato della Repubblica Italiana