Caulonia: riflessione di Domenico Albanese sulla nascita di ReAzione Cauloniese e sul quadro politico
di Domenico Albanese
Nel panorama politico cauloniese si è recentemente affacciata una nuova formazione, ReAzione cauloniese, il cui comunicato che ne ha annunciato l’avvento è stato pubblicato da Telemia lo scorso 30 settembre, sebbene la notizia relativa alla nascita di tale movimento politico circolasse ormai da tempo.
I fondatori del neonato movimento civico sono noti ai più, essendo stati già protagonisti delle dinamiche politico-amministrative cauloniesi.
La novità della proposta dovrebbe quindi consistere nel dichiarato proposito dell’uso di una “nuova metodologia amministrativa” e nell’obiettivo prefissato (per la verità abbastanza scontato) di “risollevare le sorti del paese”, facendo leva su un rinnovato orgoglio cauloniese, in nome del quale viene formulato un espresso invito all’adesione, da parte di tutti i cittadini.
Ebbene, al di là delle potenzialità di tale movimento, di quello che lo stesso saprà fare e dei consensi che riuscirà a riscuotere, il nuovo ingresso – senza dubbio positivo, perché pur sempre espressione di pluralismo e rinnovato interesse per la cosa pubblica –solleva alcuni interrogativi, le cui risposte potrebbero disvelare nuovi scenari, in termini di dialogo politico e/o di future coalizioni.
Intanto, se alle prossime elezioni amministrative le tre aggregazioni politiche (si badi bene, tutte di natura civica: Caulonia Città Futura, cui fa capo l’attuale Sindaco, Officina delle Idee, cui fa capo Franco Cagliuso, e ReAzione Cauloniese), si dovessero presentare con un proprio candidato sindaco, ciò renderebbe ancora più incerta la competizione elettorale.
La possibile crescita (in termini di consenso) del neonato movimento, che potrebbe avvenire proprio a scapito delle due forze politiche principali, impone già da ora una riflessione che attiene proprio al ruolo rappresentativo delle stesse, con particolare riguardo soprattutto all’attuale maggioranza, posto che la nascita di ReAzione Cauloniese suona un po’ come una sorta di scissione dal movimento civico guidato da Caterina Belcastro: non si può, infatti, non notare che tre dei sottoscrittori del manifesto politico di ReAzione Cauloniese (tra cui figura un attuale consigliere comunale) erano candidati nella lista Caulonia Città Futura e che il loro contributo all’elezione della Belcastro, sommando i rispettivi consensi, è stato di circa 600 preferenze.
Un’analisi sull’attuale rappresentatività dell’amministrazione in carica, vincitrice delle passate elezioni con un margine risicato (circa 70 voti), sarebbe quanto mai opportuna.
Così come il leader di Officina delle Idee, in merito alla defezione di alcuni suoi militanti, anch’essi confluiti ReAzione Cauloniese, dovrebbe interrogarsi sulla linea politica del suo gruppo e sulle difficoltà, a quanto pare, di intercettare tutta l’area di dissenso all’attuale Amministrazione.
Ad “agitare le acque”, spingendo, giocoforza, gli attuali protagonisti nostrani a rapportarsi con la politica e, forse, ad abbandonare le più confortevoli posizioni “civiche” che consentono di stare un po’ di qua e un po’ di là, contribuiranno certamente le prossime elezioni regionali, seguite alla prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli.
Il vuoto politico-amministrativo (e non solo) lasciato da tale infausto evento apre infatti, anche a Caulonia, una partita che potrebbe avere ripercussioni sugli attuali movimenti civici.
Ad esempio, mi pare di capire – ma sono pronto a fare ammenda in caso di smentita – che le “anime” delle tre forze politiche propendano, due verso il centrodestra (Officina delle Idee e ReAzione Cauloniese) e una verso il centrosinistra (Caulonia Città Futura).
Se così stanno le cose, si potrebbe assistere a un riposizionamento, basato questa volta su più solide convinzioni politiche e non su tattiche esclusivamente volte al proprio tornaconto personale.
È difficile (la pratica delle liste civiche è molto apprezzata tra i politici cauloniesi e, molto spesso, è sembrata obiettivamente inevitabile) ma non impossibile.
Certo, se Caterina Belcastro, il maggiore esponente del Partito Democratico della locride, dovesse candidarsi alle prossime elezioni regionali, il quadro politico cauloniese potrebbe trovare un più naturale assestamento: centrodestra da una parte, centrosinistra dall’altra.