Coronavirus, indignano le affermazioni del leghista Fontana
Non volevamo credere alle nostre orecchie ma Attilio Fontana lo ha detto davvero: “La Regione Lombardia ha fatto tutto quello che poteva fare e forse anche qualcosa di più”.
Cioè, avete capito? Dopo i disastri compiuti, sono pure qui a battersi da soli le pacche sulle spalle e ad applaudirsi.
Hanno dotato in clamoroso ritardo i medici e gli infermieri di guanti e camici.
Hanno fatto saltare un ordine di quattro milioni di mascherine dopo essersi rivolti alla ditta sbagliata.
Hanno progettato un ospedale da 600 posti letto, spendendo 21 milioni di euro, per poi realizzarne uno da 53.
Hanno stipato, con una delibera folle, pazienti positivi al Covid-19 nelle case di riposo per anziani, determinando la morte di migliaia di persone.
Hanno avviato i tamponi all’aeroporto di Malpensa a partire da giovedì 20 agosto, cioè a undici giorni dalla fine del mese.
Hanno collezionato gaffes su gaffes, come quella – clamorosa – dell’assessore Gallera sul valore Rt dei contagi.
Hanno fatto a pezzi la sanità pubblica e i servizi sanitari territoriali per favorire il peso degli ospedali privati.
Hanno affidato alla multinazionale Diasorin, senza alcuna gara, il compito di realizzare i test sierologici.
Hanno assegnato, anche qui senza alcuna gara, al coniuge del Presidente della Regione la fornitura di 75 mila camici.
E ora, dopo tutto questo, dopo 16.865 morti nella sola Lombardia (quasi la metà di tutta Italia), sono pure qui a dirci che hanno fatto più del dovuto.
Più del dovuto, tranne l’unica cosa che avrebbe potuto davvero salvare la Regione: dimettersi.
Pietro Bussolati