Favaco di Stignano, il paradiso oscurato dalla puzza
Ho sempre avuto un debole per Favaco, la frazione marina del comune di Stignano.
Già mentre scendi dal cavalcavia ti accoglie il mare, così vicino che sembra di poterlo toccare.
Mi è sempre piaciuto andarci al mare, un pò per il mio essere asociale che mi porta ad allontanarmi dalle spiagge dei paesi, troppo piene ad agosto, ma anche perchè a Favaco c’è qualcosa che mi affascina. Forse è il suo essere poco urbanizzata a regalargli quel qualcosa di naturale, a tratti di selvaggio, che la rende speciale.
E’ un ottimo posto per pescare e per godere dei rumori della natura.
E poi dalla spiaggia di Favaco basta dare le spalle al mare per vedere svettare lassù la torre di San Fili, uno dei miei luoghi preferiti, a cui sono legate le mie memorie più preziose.
Eppure in questi giorni tutto questo è oscurato dalla puzza che si leva da decine e decine di sacchi della spazzatura che non vengono raccolti ormai da due settimane, rendendo il luogo invivibile.
Perchè da tutto questo tempo il comune di Stignano non può conferire nella discarica di Siderno e la situazione di giorno in giorno si aggrava. Se la questione non viene sbloccata a breve potrebbero sorgere anche problemi sanitari. Gli animali già sguazzano nell’immondizia accumulata davanti alle abitazioni.
La Presidente della Calabria, Jole Santelli, tra un’intervista e l’altra dovrebbe trovare anche il tempo di governarla questa regione e i suoi alleati leghisti bravi a gridare “prima questi” e “prima quelli” dovrebbero preoccuparsi dei calabresi, dei quali sembrano interessargli soltanto i voti.