“Quadro indiziario inconsistente”. Il Tribunale del Riesame smonta le accuse a Lucano e al modello Riace
Di Tiziana Barillà
a #Riace e ovunque: nessuno può togliere a una comunità il potere di autodeterminarsi e autogestirsi, tranne se stessa
un’ennesima sentenza – stavolta è il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, che respinge l’appello del pm con cui si chiedevano misure cautelari per Mimmo Lucano – parla di un «quadro indiziario inconsistente», di inattendibilità dei testi e calcoli errati
insomma, arriva l’ennesima conferma della violenza perpetrata contro una comunità e i suoi sgraditi rappresentanti. lo scrivo senza mezzi termini, così come lo penso: chi se ne importa. Riace ha pagato per essere stata un buon cattivo esempio e perciò andava fermata, annientata, screditata
beh, non ci sono riusciti
le giovani braccia che spalano detriti e la schiena curva del mastro che sistema le pietre alle pareti ne sono la prova: restituiscono nuova vita alla “vecchia forgia di mastro Bruno”, una nuova bottega artigiana pronta a farsi largo tra la cioccolata e l’olio, tra i ricami e le tessiture di sempre
il Villaggio globale è ancora lì, resiste alle intemperie di Stato e propaganda, questo è quello che conta
con il frantoio sociale e l’ambulatorio popolare, con i murales vecchi e nuovi, con le botteghe che si ritirano su e le case ancora e sempre pronte ad accogliere i forestieri, tutti i forestieri
volevano fermare il vento ma ci hanno solo fatto perdere un po’ di tempo…
ci vediamo a Riace.