La consulta boccia le leggi discriminatorie volute da Salvini, campione di propaganda
Bocciato.
La Consulta oggi ha confermato ciò che denunciavamo da tempo: che le assurdità prodotte nei Decreti sicurezza dall’ex ministro Salvini, e in particolare l’esclusione dell’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, erano non “solo” dannose e irragionevoli. Ma anche incostituzionali.
La decisione di oggi ci (ri) conferma allora una cosa: che Salvini era un campione di propaganda.
E che i suoi decreti, quelli che intendiamo smantellare, non solo erano inutili, ma addirittura controproducenti.
Una pessima ricetta per l’Italia, che ha invece bisogno di serietà e di competenza, associate a legalità e civiltà. Soprattutto sul tema sicurezza. Un sentiero, questo, dove porteremo allora il Paese.
Perché la sicurezza deve essere garantita con i fatti. Non con la propaganda.
Carmelo Miceli – Partito Democratico – Membro della Camera dei Deputati italiana