Riace: la giunta Trifoli solerte a fare guerre private col pubblico potere. Ma per Riace cosa fanno?

Riace: la giunta Trifoli solerte a fare guerre private col pubblico potere. Ma per Riace cosa fanno?

di Peppe Di Salvo

Se un giornalista denuncia la sporcizia che sovrasta un parco comunale, non diffama.
E se solleva il caso tirando in ballo l’amministrazione del
comune entro cui il parco ricade, fa semplicemente quello che va fatto.
Il suo lavoro.
Poiché di chiunque siano le responsabilità, la prima colpa è proprio di quell’amministrazione che – anziché attendere la segnalazione esterna e lamentarsi scaricando le colpe su altri – dovrebbe pensare a gestire la cosa pubblica e rendersi conto dei problemi prima di leggerli sui giornali.
Questo è uno degli attacchi che l’amministrazione comunale di Riace sostiene di aver ingiustamente subito da una testata giornalistica negli ultimi tempi.


Insomma, la nostra “governans” (cit.) non vede l’immondizia in giro per il paese ma rintuzza ogni critica al suo dolce far nulla trovando capri espiatori.
Oppure.
Se un amministratore comunale, con un ruolo istituzionale, scrive sui social insultando una donna sol perché ha idee politiche diverse, come fosse un concorrente del Grande Fratello, ci si aspetterebbe che (quantomeno per il penoso politically correct) si scusasse delle forme comunicative scelte.
Non che screditasse – o, meglio, tentasse di farlo – chi racconta questi fatti spingendogli il sospetto contro.
Accusare altri di colpe diverse, non lava nè toglie – infatti – le nostre mancanze.
Viceversa, da un anno a questa parte, a Riace chi amministra è solerte a far guerre private schermandosi col pubblico potere.
Ripicche, dispetti, esposti e denunce.
Ma, per Riace, qualcuno mi dice cosa cazzo stanno facendo?!
Carte alla mano magari.
Perché io vedo solo una serie infinita di figure ridicole.

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