Comitato difendiamo l’Ospedale di Locri: “O si cambia o è meglio chiuderlo”
I misteri che aleggiano dietro l’ospedale di Locri sono molteplici. Una struttura che, appena sorta, per parecchi anni è stata il fiore all’occhiello del territorio, per l’imponenza strutturale e per la presenza di medici preparati che hanno portato avanti il prestigio del nostro Ospedale. Se la si guarda adesso, tutto ciò ci sembra lontano anni luce e quasi impossibile che una realtà così ci sia stata. Affiancata all’ospedale vi era la scuola infermieri che dava la possibilità di avere personale infermieristico giovane e ben formato che lavorava all’interno.
La nostra domanda è la seguente: come si è arrivato a distruggere tutto questo? Quale manovra e quale volontà si cela dietro questo perenne e incessante decadimento? Perche due Ospedali entrambi spoke (Polistena e Locri) sono così diversi tra loro? Tac sempre funzionante ed elisoccorso con volo notturno a Polistena. Siamo noi forse figli di un Dio minore? Abbiamo vantato eccellenze mediche disconosciamo per quale strano motivo abbiano avuto una breve permanenza nel nostro nosocomio. Colleghi poco collaborativi? Non vengono messi in grado di lavorare? Sono tutte domande alle quali i cittadini vorrebbero trovare una risposta. Non possiamo credere alla solita storiella “qui non vuole venire nessuno”. Vogliamo piuttosto sapere perché chi è venuto sia andato via.
Forse per l’immobilità e la lentezza alla quale assistiamo? Non si trovano soluzioni alle cose più elementari fino ad arrivare a far passare anni per la collocazione di un macchinario acquistato nel 2016 (risonanza magnetica). Perché non vengono espletati concorsi formalmente chiusi da tempo e dobbiamo subire l’inefficienza di reparti che lavorano a singhiozzo (Radiologia) per la presenza di un solo medico? C’è forse c’è la volontà di chiuderlo definitivamente? Qualora fosse così fatevi coraggio, staccatela questa spina, così chi vi lavora e chi all’interno sguazza in questo clima di lassismo finalmente dovrà fare i chilometri per andare a lavorare, e forse si renderà conto che anche lui ha collaborato a questo sfascio. Così noi cittadini finalmente non saremmo più presi in giro da nessuno.
Comitato Difendiamo L’ospedale