Ancora svastiche e croci celtiche. Non c’è limite al peggio nella destra italiana
Quel passato di repressione, antisemitismo, discriminazione, odio non tornerà mai. Sempre riceverà la stessa condanna politica e morale.
Coltiveremo la Memoria e la conoscenza della Storia e, come tante staffette, consegneremo questo dovere alle giovani generazioni, come noi l’abbiamo ricevuto direttamente da chi ha combattuto per la libertà. Questo è quello che faremo. Le svastiche e le celtiche disegnate davanti al monumento alla Resistenza, a Cuneo, e davanti alla caserma Cerutti, a Boves, città medaglia d’oro al valor civile per la Liberazione in una Regione cuore della Resistenza, non ci fanno paura. E a poche ore dalla Festa della Repubblica, in cui ricordiamo le radici della nostra democrazia, ce ne fanno ancora meno.
Chiara Gribaudo