Santelli usa i calabresi come cavie per soddisfare il “capitano”
La governatrice sta infatti giocando ad un brutto gioco: sacrificare la salute dei calabresi per Matteo Salvini. Già, Salvini. Perché il gioco della Lega è chiaro: far forzare ad alcune regioni le indicazioni del governo sulle riaperture. Così da creare caos, panico. E qual è la regione che si è subito prestata al gioco salvianiano? La Calabria guidata da Santelli.
Mica il Veneto di Zaia o la Lombardia di Fontana. No: mandano avanti la Calabria. Perché la soldatessa Santelli obbedisce solerte agli ordini del “capitano”. E neanche si cura di partecipare ai coordinamenti istituzionali sulle riaperture, come quello di oggi, che ha visto unica assente la Calabria (Santelli era in tv, aveva da fare). Perché in fondo l’unico coordinamento che le importa è quello con il capo, il comandante Salvini. E se poi a causa delle loro scelte a rischiar la pelle sono i suoi stessi concittadini, poco importa.
Tutto questo è comunque imbarazzante. E offensivo. Nei confronti della Calabria, dei calabresi. Che meritavano, e meritano, un governatore capace di tutelare i loro interessi, primo fra tutti la salute.
Non qualcuno disposto a sacrificarla per accontentare il capo dell’opposizione.
Stefano Graziano