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Leghisti senza vergogna, continuano a seminare odio
Sono imbarazzanti ed offensive le parole del Consigliere regionale abruzzese Simone Angelosante.
Purtroppo il Consigliere leghista in questione non è nuovo a queste sparate: già ha avuto modo di polemizzare con Roberto Vecchioni imputandogli di aver cantato “Bella ciao” ad un concerto per fare “propaganda politica di basso livello”; poi si è ripetuto con un altro post che definiva il Presidente Conte un traditore e aggiungendo: “In tempo di guerra era punito con la fucilazione alle spalle”. Poi, non contento, aggiunse: “fino a quando il popolo con il populismo non impicca i banchieri…”.
Ora un terzo post, in crescendo di grettezza. Infangando così un territorio e un’Istituzione; o meglio, tutte le Istituzioni e la fascia tricolore che indossa come Sindaco.
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Sì perché oggi, riguardo la conversione di Silvia Romano, si pone una miserevole domanda: “Avete mai sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?”.
Una provocazione piena di odio, piena di cinismo e bassissima strumentalizzazione. Che viene lanciata con cattiveria.
In un sol colpo Angelosante insulta una ragazza, insulta gli ebrei e la memoria della Shoah, insulta un’intera religione con circa 1,8 miliardi di fedeli (cioè più di un quinto degli esseri umani). Insomma, insulta l’intelligenza di tutti e promuove l’odio, con una provocazione intollerante e pericolosa.
Un odio che non possiamo tollerare e che non è parte della cultura e dell’umanità profonda degli italiani.
Per la decenza ed il rispetto di tutti noi.
Michele Fina