Apocalisse al pronto soccorso di Locri. Crinò: “Pazienti abbandonati per giorni prima di essere ricoverati”
Quanto sta capitando presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Locri è intollerabile.
Svariati pazienti che rivelano segni di patologie diverse rispetto al Coronavirus, rimangono più giorni su di una lettiga aspettando l’esito del tampone prima di essere soccorsi e ricoverati per la sintomatologia accusata.
Già durante il primo Consiglio Regionale, ho chiesto che il laboratorio ospedaliero – già attrezzato – venisse autorizzato all’analisi dei tamponi al fine di garantire un esito più veloce e quindi assicurare un rapido ricovero nel caso di negatività al COVID-19.
Ho (ri)formalizzato l’appello all’Asp anche a mezzo stampa ma ad oggi la situazione non è mutata.
È atto dovuto assoggettare a tampone coloro che approdano al pronto soccorso, per garantire in tutta sicurezza gli accertamenti collegati alla patologia di ingresso.
È gravissimo che un cittadino non possa ricevere le terapie adeguate nella sveltezza più assoluta in relazione alla patologia mostrata.
È gravissimo che un cittadino riposi su una barella aspettando per giorni l’esito del tampone – magari negativo – prima di essere dirottato al reparto competente.
Ritengo sia il momento che l’Asp di Reggio Calabria, cui ufficializzo la presente richiesta, accordi a tutti i laboratori ospedalieri provinciali la possibilità di esaminare i tamponi o comunque eseguire i cc.dd. test rapidi sierologici al fine di garantire un esito più veloce e una pronta cura e ricovero per la malattia riscontrata.
Ciò, anche per scansare il pericolo di quanto occorso presso le RSA.
Il mio pensiero, sostegno e ringraziamento è volto ulteriormente a tutti gli operatori del pronto soccorso costretti a martiri sovrumani.
On. Giacomo Pietro CRINO’