Meloni e Salvini votano contro l’aumento delle buste paga dei lavoratori italiani
Siamo molto perplessi dal voto della Lega e di Fratelli d’Italia sul taglio del cuneo fiscale.
Per settimane hanno chiesto, reclamato, gridato tagli alle tasse e stanziamento di risorse. E oggi che alla Camera c’era in votazione il taglio sul cuneo fiscale, si sono astenuti.
Non hanno votato a favore di una misura che taglia le tasse sul lavoro e mette soldi in busta paga a tanti lavoratori.
Una scelta, ci consentirete, quantomeno curiosa la loro. E inaspettata, dati i loro accorati appelli delle scorse settimane. Da indagare sotto il profilo politico-psicologico. Un’indagine, questa, che ci perdonerete ma abbiamo deciso di fare subito dopo il voto della destra.
Dopo un’attenta riflessione, siamo allora arrivati a questa conclusione.
La destra che da settimane chiedeva di tagliare il cuneo fiscale non ha votato a favore del taglio del cuneo fiscale perché è una destra che preferisce far credere alla gente che gli asini volino. E che i soldi si zappino nell’orto. È una destra a cui piace lucrare su problemi, che non vuole veder risolti. Perché è più semplice aprire Facebook e dire “vogliamo che domani il governo dia mille milla fantastiliardi con un click a tutti” che mettersi a ragionare con i piedi per terra e risolvere i problemi.
Questa è, dunque, la nostra diagnosi politico-psicologica.
La storia, nei prossimi tempi, ce ne darà credito.
Ma nel frattempo torniamo a lavorare.
Per tutti. Anche al posto di quelli che vogliono far credere alla gente che gli asini volino.
Stefano Vaccari