Coronavirus. Leggete, se ne avete il coraggio
LEGGETE SE NE AVETE IL CORAGGIO
Leggete, a Voce alta.
Leggete, voi che pensate che il virus è lontano, voi che pensate che il nemico si possa respingere.
Leggete, voi che stavate a sperare che il virus, qui, non sarebbe potuto arrivare.
Leggete, voi che vi sentite immuni, voi che pensate di essere più forti.
Leggete, se riuscirete a spostare le lacrime dai vostri occhi.
Perché io non ci sono riuscito, ho dovuto fare tre soste, mentre la voce singhiozzava e le lacrime scendevano.
Leggete, voi che date la caccia all’appestato, voi che emanate ordinanze di quarantena obbligatoria, ma se qualcuno chiede un tampone aspettate che muoia prima di farglielo.
Leggete, voi che dite DEVO andare a fare la spesa, DEVO andare in farmacia, DEVO andare a pagare le bollette, ma in realtà dovete solo trovare una scusa per uscire.
Leggete, voi che dite “io non sono infetto”, io lo sono,
#IoSonoInfetto e dovremmo esserlo tutti in un momento come questo.
Oggi c’è bisogno di dire IoSonoInfetto, per dare vicinanza a chi non può ricevere neanche una carezza.
IoSonoInfetto e mi comporto come tale.
Resto a casa, perché nel 2020 è assurdo DOVER uscire di casa per fare la spesa, per comprare le medicine, per pagare le bollette.
Ci sono già migliaia di persone che ogni giorno sono costrette a uscire ed esporsi al rischio.
Medici, infermieri e personale sanitario in prima linea, a esporsi al massimo, LORO DEVONO.
Forze dell’ordine, farmacisti, dipendenti della distribuzione alimentare e corrieri, LORO DEVONO.
Noi no.
LEGGETE SE NE AVETE IL CORAGGIO.
Perché quello ci vuole per restare a casa,
IL CORAGGIO.
#IOSONOINFETTO E #RESTOACASA