Non accetta la fine della relazione e minaccia l’ex compagna: finisce ai domiciliari

Non accetta la fine della relazione e minaccia l’ex compagna: finisce ai domiciliari

Eeguite due ordinanze di misura cautelare. Un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliati per atti persecutori e una misura cautelare di avvicinamento e contatto nei confronti della persona offesa.

Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di S.F. di anni 40, di Corigliano-Rossano, emessa dal Tribunale di Castrovillari su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Nello specifico, il predetto in passato aveva intrattenuto una relazione sentimentale durata quattro anni con una ragazza del luogo, rapporto interrotto nel febbraio del 2019.

Nel decorso mese di novembre la ragazza aveva presentato querela nei confronti dell’ex compagno che, non accettando la fine della relazione, reiterava continui comportamenti minatori e violenti nei suoi confronti.

L’attività d’indagine posta in essere dal personale del su citato Commissariato, permetteva di acclarare la condotta ossessiva e maniacale di S.F. nei confronti della persona offesa, atti che ingeneravano nella medesima un grave timore per la propria incolumità portandola a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita quotidiane.

Sempre nella giornata di ieri lo stesso personale del Commissariato di Corigliano-Rossano ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare nei confronti di N.G.M., di anni 22, emessa dal Tribunale di Castrovillari su richiesta di quella Procura della Repubblica.

L’emanazione del provvedimento di divieto di avvicinamento e contatto con la persona offesa trae origine da uno spaccato di vita sociale particolarmente dequalificante, dove un familiare convivente del citato N.G.M. si vedeva costretto a denunciarlo a causa di continui atteggiamenti violenti e minacciosi, tenuti allo scopo di potersi procurare i soldi necessari all’acquisto di sostanze stupefacenti.

Tale condotta tenuta nel tempo ingenerava nella vittima fondati timori ,non solo per la propria incolumità ma anche per quella di altro membro della famiglia coabitante.

Ufficio Stampa Questura Cosenza

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