Intervista alla cantante cauloniese Ilenia Mazzà dopo l’esclusione da Sanremo
Il Festival di Sanremo rappresenta sicuramente un’importanre vetrina per il mondo della musica italiana, sia per gli artisti già affermati che per quelli che ambiscono a diventarlo. Così ogni anno numerosi cantanti, soprattutto giovani, cercano di calcare il palco dell’Ariston.
Anche tu, Ilenia, hai provato ad essere uno dei protagonisti della settantesima edizione, vuoi raccontarcelo?
Si il palco di Sanremo è il sogno di ogni cantante. Sebbene abbia i piedi inchiodati al suolo comunque ho partecipato anche io quest’anno provando a far parte dei giovani di Sanremo.
Sono stata presentata dalla “Manon”, etichetta discografica del Maestro Angelo Valsiglio, ex produttore di Laura Pausini, scrittore di testi e compositore, che ha deciso di seguirmi nel percorso artistico.
Il brano molto attuale nonostante sia piaciuto a molti comunque non è andato avanti a Sanremo e quindi ci riproverò il prossimo anno con un nuovo inedito.
Sarai rimasta sicuramente delusa…
Non mi abbatto perché credo che ciascuno di noi debba provarci e mettercela tutta se ha un sogno nel cassetto. Non fare significa perdere in partenza!
Il brano che hai presentato si intitola “Ma che senso ha”, di cosa parla il testo?
Il testo è attuale e affronta il tanto discusso tema dei social.
Oggi infatti spesso si passa la maggior parte del tempo in chat o davanti al pc “perdendoparte di momenti di vita bellissimi”.
“Vorrei recuperare la bellezza di un tramonto” dice il testo.
Vi invito ad ascoltarlo e spero che vi piaccia.
Sari comunque presente a Sanremo durante i giorni del Festival dove prenderai parte ad eventi importanti proprio con il brano presentato a Sanremo Giovani. Ci sarà un appuntamento, in particolare, che ti vedrà protagonista?
Sì ma preferisco non anticipare nulla ancora.
Intanto Ilenia si prepara per la prossima uscita del suo nuovo cd, che avverrà in primavera, contenente tutti brani scritti da lei.
Di seguito il videoclip della canzone “Ma che senso ha” scritta da Antongiulio Iorfida, con le musiche di Ilenia e gli arrangiamenti di Ivan Ritrovato.