Uccisa una tartaruga a bastonate: “L’hanno colpita alla testa e lasciata morire”

Uccisa una tartaruga a bastonate: “L’hanno colpita alla testa e lasciata morire”

Notizie e foto tratte da: strettoweb

Nella mattinata di ieri è stato ritrovato il corpo di una Caretta caretta, la tartaruga comune del Mare Nostrum, che dopo essere stata ferità alla testa è stata lasciata morire sull’arenile di Agnone Bagni (Siracusa). A ritrovare l’animale marino è stata Ilaria Fagotto della Lega Antispecista Italiana, che ha anche allertato la forestale”, lo afferma in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “La tartaruga marina – spiega – non presenta segni di predazione sul corpo. È evidente la sua morte è da ricondurre all’azione dell’uomo. Pertanto chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce su quanto accaduto individuando al più presto l’autore di questo atto di bracconaggio. Accanirsi barbaramente contro una creatura innocua e indifesa è un gravissimo gesto di inciviltà che evidenzia la pericolosità sociale dell’individuo. Siamo davanti a un vero e proprio crimine contro una specie già minacciata dall’inquinamento delle microplastiche, purtroppo, il nostro ordinamento non punisce adeguatamente chi si macchia di simili reati. È purtroppo fermo da mesi il disegno di legge DDL S. 1078 nella 2ª Commissione permanente (Giustizia) e viene fatto ostruzionismo anche alla legge PDL n. 847. Entrambe le disposizioni rafforzerebbero le tutele per i nostri amici animali. Cosa aspetta il legislatore? Ogni giorno assistiamo a barbarie indicibili contro gli animali, non si può più aspettare”. “L’inasprimento delle pene – conclude Sidoli – per atti gravi ancora non adeguatamente perseguiti è un argomento che da troppo tempo viene nei fatti ignorato, nonostante le promesse del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che nel 2018 si erano presi un impegno in tal senso dichiarando: ‘noi, saremo al vostro fianco e faremo la nostra parte’. Ricordiamo tra l’altro che il contrasto a ‘ogni forma di violenza e di maltrattamento’ nei confronti degli animali fa parte del programma di Governo, che al punto 22, prevede di superare l’esiguità delle sanzioni al momento previste”.

Serena Guzzone

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