Il sindaco di Riace attacca le sardine e pubblica su facebook cellulare e indirizzo di Jasmine Cristallo

Il sindaco di Riace attacca le sardine e pubblica su facebook cellulare e indirizzo di Jasmine Cristallo

Niente da fare, i leghisti non digeriscono le sardine. Gli restano bloccate sullo stomaco e quando non ne possono più vomitano insulti e maldicenze. Il grande capo del partito che ha rubato agli italiani 49 milioni di euro e che per anni ha insultato i meridionali ha dato il via alle polemiche contro Jasmine Cristallo, donna, meridionale e di sinistra. Insomma, il diavolo agli occhi di un leghista qualunque. E, come sempre accade, le polemiche del grande capo hanno dato il via agli insulti dei suoi degni adepti che hanno portato anche a minacce vere e proprie.

Ieri Jasmine Cristallo e le sardine hanno invaso Riace. Circa un migliaio di persone festose e colorate hanno voluto portare solidarietà e sostegno a Domenico Lucano e al paese dell’accoglienza, ora ribattezzato dai signori dell’amministrazione comunale paese dei santi protettori.

E il sindaco Antonio Trifoli, che secondo il Tribunale di Locri non può fare il sindaco, ha attaccato le sardine commentando un pezzo di Ciavula su facebook e scrivendo: “Per gli organizzatori e per Ciavula 15000… in realtà 150… compresi i giornalisti”.

Intanto Ciavula non ha ha mai dato la cifra di 15mila e nemmeno gli organizzatori ma di certo i manifestanti non erano 150.

In che modo Trifoli ha contato 150 manifestanti? Proviamo a spiegarvelo anche se è complicato farlo, perchè il sindaco di Riace pur di polemizzare ha abbandonato qualunque logica sostenendo una tesi incomprensibile a qualunque essere umano razionale.

Incalzato da Francesco Saccomanno, cosentino di Rifondazione Comunista, Trifoli ha pubblicato su facebook la richiesta che Jasmine Cristallo ha inviato alla questura di Reggio Calabria e per conoscenza al comune di Riace per comunare il flash mob di ieri.

Nella comunicazione Cristallo informava la Digos che si prevedeva un’affluenza di 150/200 persone. Ecco perchè secondo Trifoli i manifestanti erano 150. So che non ha senso, ma questa è stata l’argomentazione del sindaco di Riace. Ovviamente le sardine in piazza erano molte di più, circa mille, a dimostrazione che l’evento è stato un successo che ha superato le aspettative degli organizzatori.

Ma la cosa peggiore non è questa ma il fatto che Trifoli, incurante delle leggi sulla privacy e senza usare un minimo di buonsenso ha pubblicato la comunicazione senza eliminare i dati personali di Jasmine Cristallo per cui sono stati visibili a tutti la mail di Jasmine, luogo e data di nascita e indirizzo di residenza oltre al numero di cellulare.

Successivamente, resosi conto dell’errore, Trifoli ha cancellato il numero di cellulare, lasciando però ben visibili tutti gli altri dati.

Jasmine Cristallo è una persona politicamente esposta e divulgare queste informazioni, oltre ad essere una violazione della legge, può anche costituire un pericolo per la sua persona.

Ma nel mondo in cui i meridionali votano Lega, ogni logica sembra essere saltata.

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