
Morto insepolto, Ammendolia: “Tocca al sindaco se altri si rifutano. Legalità non è fare bere acqua all’arsenico a bambini innocenti!”
di Ilario Ammendolia
Legalità, decoro , dignità e pietà umana impongono il dovere civico e morale di seppellire i morti per cui la bara che giace insepolta da 260 giorni nel cimitero di Caulonia Marina deve essere subito tumulata.
Nel mio articolo sulla questione ho scritto : “non mi interessa sapere i nomi dei responsabili” di tale sconcio, oggi devo aggiungere che tocca al sindaco quale ufficiale di governo e capo dell’amministrazione comunale provvedere qualora altri si rifiutassero di farlo. Con la riserva di agire sul piano penale contro eventuali responsabili e sul piano civile per recuperare le spese.
A scanso di equivoci chiarisco che , nel caso in questione, non si tratta di un cadavere che deve rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria perché la morte è sospetta ma dei resti umani di un poveretto che restano esposti per inconsistenti scuse di carattere burocratico.
E’ vero! Ho sbagliato a “scomodare” l’Antigone nel corso del mio articolo: nella tragedia di Sofocle il dramma nasce dal confronto tra le leggi eterne dateci dagli Dei e le leggi umane rappresentate dal potere di Creonte .
Nel caso in questione ci troviamo dinanzi a piccole pretese di nascondersi sempre e solo dietro cavilli burocratici ! Infine non si abusi oltre il dovuto , ed in ogni momento della parola “ legalità” che invece si oltraggia oltremodo quando si costringono bambini innocenti a bere acqua all’arsenico ( a loro insaputa).
Non si risponda in maniera stizzita al sottoscritto reo di avere sollevato una questione di civiltà ma si ritrovi la parola sulla mancata ricostruzione del ponte Allaro che è diventata una vergogna nazionale nel colpevole silenzio delle istituzioni come i Comuni e la città metropolitana.
Mi fermo! Ma chiarendo che quando ho scritto l’articolo sul morto insepolto non avrei voluto suscitare polemiche verso alcuno essendo io sinceramente e sostanzialmente estraneo a qualsiasi schieramento politico ammesso che a Caulonia- e nella Locride- ne esista una qualche traccia. Avrei voluto solo e soltanto porre una voce di umana pietà ma se qualcuno però pensasse di metterci il bavaglio, di ridurci al ruolo di “cortigiano” oppure- ed è più grave- ha confuso il nostro pluriennale silenzio per viltà si sbaglia. E di grosso!