Scritto contro la guerra
L’essere umano è privo di memoria,
si ostina a non imparare dalla storia.
Continua a scontrarsi, a farsi la guerra,
che sia per denaro, per potere o per un lembo di terra.
Mutano i tempi, gli strumenti, le modalità,
non cambia mai ciò che il conflitto comporterà;
distruzione, dolore, morte,
non è contemplabile alcuna altra sorte.
La guerra non è inevitabile,
è sempre una scelta
frutto della follia e dell’ingordigia di chi detiene il potere
a scapito di innocenti costretti a subirla senza sapere.
Sangue che scorre, vite spezzate,
l’eterno ritorno di tragedie annunciate.
L’altro diventa d’un tratto il nemico da eliminare,
anche se non ha mai fatto nulla per farsi odiare;
improvvisamente si intravede nella sua sofferenza
l’unica garanzia per la propria sopravvivenza.
Ci sentiamo evoluti, figli della modernità,
ma l’autolesionismo e la stupidità dell’uomo sono sempre d’attualità.
Vicinanza e sostegno al popolo curdo
che sta subendo un attacco scellerato, assurdo;
i suoi figli uccisi come se di questo macabro gioco fossero pedine,
vittime inermi di uno scempio senza fine.
L’auspicio è che possa presto arrivare il giorno in cui l’essere umano la smetterà
di mostrare al mondo la propria crudeltà.
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