Greta Thunberg, capitalismo ed ecosocialismo. Aiello: “Raduniamo le forze contro il Re Denaro!”
di Pasquale Aiello
Un nuovo spettro si aggira per il mondo. E’ lo spirito dell’Ecosocialismo. Dopo l’imput di Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese che ha intrapreso una battaglia contro il mutamento climatico, milioni di studenti e non, si sono riuniti in tutto il mondo per manifestare contro l’inquinamento del pianeta. Probabilmente, molti di questi giovani non hanno una solida coscienza politica e cadono spesso in facili contraddizioni correndo anche il rischio, certo non per colpa loro, di essere usati dal capitale cosiddetto ‘verde’ che pure ha i suoi interessi legati al mercato dell’ecologia e delle energie rinnovabili, ma sono dotati di un enorme slancio emotivo che li pone su un terreno essenziale per poter contestare le cose attuali e sognare un futuro migliore per tutti.
Forse è davvero il tempo di riprendere il discorso sull’ecosocialismo avviato nella Germania degli anni 80 dalla sinistra dei verdi, ma già presente negli scritti di Karl Marx, il quale afferma che le crisi ecologiche e sociali sono entrambe prodotte dal capitalismo che opera negativamente sulla natura e sull’essere umano distruggendo gli ecosistemi e sfruttando l’uomo rendendolo pura e semplice forza-lavoro, senza dignità e diritti. Il capitalismo è chiaramente inconciliabile con la sopravvivenza del pianeta, ed è questa la ragione per cui il proletariato, gli oppressi, i poveri insieme a tutte le forze politiche e sociali sane devono stringere un accordo per abbatterlo e far invertire gli attuali modelli di produzione con metodi sostenibili in modo da azzerare l’inquinamento ambientale e sociale.
Bisogna allora, sostenere questo movimento di massa che cresce, e adoperarsi per far nascere al suo interno una prospettiva anticapitalista e rivoluzionaria, che diventi egemone in una visione di ribellione internazionale e non cada preda delle lusinghe del ‘capitalismo ecologico’ e della borghesia riformatrice mondiale. Questo nuovo fermento, la cui piattaforma eco-marxista unificherebbe i valori della natura e gli insegnamenti socialisti, entrando nel variegato mondo ambientalista, potrebbe portare a una società senza divisioni che riesca a vivere in armonia con la natura e il territorio. Socialismo ed ecologia, dunque, due facce della stessa medaglia. Un sistema capace di rinnovare il sogno di una società più giusta, ecologista e comunista, alternativa naturale al capitalismo. Un binomio su cui l’uomo dovrebbe cominciare a riflettere seriamente per salvare se stesso.
Con la speranza che questo nuovo ambientalismo rosso-verde non rimanga solo utopia, è necessario radunare e riorganizzare tutte le forze della sinistra anticapitalista contro la tirannia di ‘Re Denaro’, per difendere l’unico vero capitale che tutti gli uomini hanno in comune, la natura, e aspirare a una umanità autenticamente libera, uguale e solidale. Solo così è possibile tracciare il solco di una civiltà fondata sui bisogni sociali e l’equilibrio ecologico. Come dire: Comunisti e ambientalisti di tutto il mondo, Uniamoci!
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