Sbarco a Roccella Jonica, fermati due presunti scafisti
Nuovo successo contro la tratta di esseri umani ed i favoreggiatori dell’immigrazione clandestina.
Nella serata di ieri è stato segnalato l’avvicinamento alla costa di Brancaleone di un veliero con numerosi cittadini extracomunitari a bordo. Venivano immediatamente predisposti servizi interforze diretti dalla Questura volti a prevenire un possibile sbarco non autorizzato. Contemporaneamente, veniva segnalato un cittadino iracheno che era approdato sulla costa e tentava di allontanarsi dalla spiaggia. Prontamente rintracciato dal dispositivo di sicurezza si accertava che si era allontanato dal veliero a bordo di un gommone unitamente a due cittadini dell’est Europa, presumibilmente gli scafisti, per il rintraccio dei quali venivano attivate immediate attività.
Contemporaneamente, una motovedetta della Guardia Costiera abbordava il veliero in evidente difficoltà a causa del mare grosso e dell’impossibilità di accedere alla costa in quel tratto di mare e guidava il veliero verso il porto di Roccella Ionica dove si spostava tutto il dispositivo di sicurezza ed accoglienza.
Le ricerche degli scafisti davano esito positivo nel corso della nottata quando Militari della Compagnia di Bianco rintracciavano i due presso un esercizio commerciale di Bianco e li ponevano a disposizione degli Agenti della Squadra Mobile della Sezione Criminalità e del Commissariato di P.S. di Sidernoche stavano, nel frattempo, procedendo alle audizione degli extracomunitari per acquisire le prove della illecita attività di tratta di esseri umani e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine delle audizioni i due cittadini ucraini, K.A., 27enne e B.A. 26enne sono stati sottoposti a fermo di p.g. per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri ed ha permesso di raccogliere elementi preziosi in ordine alla responsabilità degli stessi.
Secondo le direttive della Prefettura di Reggio Calabria i 41 extracomunitari di origine curda, irachena e iraniana, sono stati trasferiti presso vari Comuni della Regione.
Tra i cittadini iracheni ed iraniani sbarcati dall’imbarcazione a velache si presume provenisse dalla Turchia sono stati identificate3 donne e 8 minori
Ufficio Stampa Questura Reggio Calabria